DOPING & CO. Chissà come avrà preso questa frase Craig Reedie numero della Wada. “Il Comitato Olimpico internazionale esprime seria preoccupazione per le evidenti mancanze del sistema antidoping mondiale. Il Comitato Olimpico, di conseguenza, enfatizza di nuovo l’invito alla Wada di rivedere tutto il suo sistema di regole per la lotta al doping nello sport. Il Comitato Olimpico Internazionale farà la sua parte per indicare nuove vide e nuovi metodi rendere ancora più pulito lo sport distribuendo chiare responsabilità, misure per ulteriore trasparenza, per una più efficiente supervisione delle procedure e per consentire maggiore indipendenza per le istituzioni che lottano contro il doping”. Il Cio, quindi, ha deciso di mettere la “badante” alla Wada, lasciandole soltanto il bene di ricevere regole per una maggiore indipendenza, ma l’attacco appare chiaro quando si parla, nel lungo statement sulla querelle della Russia diramato oggi, di necessità di rivedere profondamente le regole del sistema antidoping chiaramente “bucato” dalla macchina dello sbianchettamento russa.
Per il momento non esistono risposte ufficiali alla presa di posizione del massimo organismo dello sport mondiale, ma non tarderanno in forza del fatto che è comunque dalla Wada che è partito l’attacco al potente “sistema” di doping mondiale.
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