SOCHI 2014. Per costruirne i 16.000 esemplari, costo quasi 5 milioni di euro, che daranno vita alla più lunga staffetta di una torcia olimpica della storia è stata scomodata la Kramash, la fabbrica siberiana Kramash che di norma produce i missili balistici per i sottomarini russi e parti dei razzi Proton, pilastro del programma spaziale russo. Il problema è che la fiamma olimpica di Sochi appena arrivata in Russia dopo essere stata accesa dieci giorni fa ad Olimpia continua a spegnersi. E’ già successo almeno quattro volte in un paio di giorni. E vi sono le immagini televisive che lo testimoniano con un addetto obbligato a riaccendere il fuoco sacro di Olimpia con un volgare accendino. Uno dei tedofori, il pluricampione mondiali di Nuoto Pinnato, Shavarsh Kerepetyan si è visto offrire l’opportunità di aver un nuovo passaggio con la fiaccola visto che al suo turno non ci è stato verso di mantenere accesa la fiamma.
Il Ministro dello Sport russo rassicura tutti, ” Vi è chi se ne sta occupando e risolverà le persone”, mentre già stanno diffondendosi le prime voci di possibile utilizzo per altri scopi leciti e meno leciti dei fondi investiti per il programma.
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