Calcio

Tonali e gli altri: cessioni dolorose ma necessarie

Tonali, adesso è finita davvero. Il centrocampista tifoso rossonero che sembrava dover raccogliere l’eredità dei grandi capitani del Milan, lascia Milanello dopo aver vissuto una personalissima favola: da giovane tifoso a protagonista della cavalcata scudetto con gol spesso decisivi. Il Newcastle si è presentato con una di quelle offerte impossibili da rifiutare. E così, anche Tonali si è unito al club di chi lascia la squadra che ama per necessità più che per scelta.

Roma, al contrario si legge amor… perduto

Immagine | Ansa

Roma, se letta al contrario, si legge “amor” e la capitale ha diversi cuori infranti su entrambe le sponde del Tevere. Il caso più clamoroso è del 2002, quando capitan Nesta, tifosissimo della Lazio sin da piccolo, è messo su mercato insieme a Hernan Crespo per risanare il bilancio e in breve, i due ex compagni di squadra si ritrovano da Formello a San Siro, uno in rossonero, l’altro in nerazzurro. L’addio di Nesta però è dolorosissimo. I 31 milioni di euro permetteranno alla Lazio di sopravvivere ma anche al Milan di tornare sul tetto d’Europa e del Mondo. Anche la Roma ha i suoi rimpianti: i più recenti riguardano Alisson e Salah. Il Liverpool si presenta in casa giallorossa e in due anni, staccando quasi 120 milioni di euro (75 per Alisson, 42 per Salah) si porta via il miglior portiere e uno dei migliori esterni offensivi d’attacco.

Viola di rabbia

Anche la Fiorentina si è trovata più volte a dover salutare i suoi campioni, molto spesso in direzione Torino. L’ultimo caso è quello di Vlahovic, che ha seguito Chiesa e Bernardeschi. Niente, però potrà mai essere paragonato alla cessione di Roberto Baggio, simbolo della Viola, che passa all’odiata rivale bianconera nell’estate del 1990 dopo la finale di Coppa UEFA persa proprio contro la Juve. Quanto basta per scatenare una sommossa popolare. Doloroso anche l’addio di Rui Costa che passa al Milan per salvare le finanze viola, anche se i 42 milioni di euro non basteranno per evitare il fallimento.

Anche i ricchi piangono

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A proposito, però, di cessioni illustri da parte delle big, nel 2002 si consuma un vero e proprio dramma sportivo con la partenza di Ronaldo, che lascia Milano, sponda Inter, per accasarsi al Real Madrid. Anche Zidane lascia Torino per la capitale spagnola dei blancos. Altrettanto indimenticabili, nella memoria dei tifosi, i passaggi di Shevchenko dal Milan al Chelsea, di Ibrahimovic dalla Juventus all’Inter e di Bonucci dalla Juventus al Milan. Non sempre è andata bene, ma questa è un’altra storia.

Luigi Pellicone

43 anni, laureato in Lettere Moderne giornalista dal 2007. Da quando la serie A ha deciso di fare a meno del mio talento, ho riversato i miei lampi di classe nella scrittura. Seguo sport e politica sul campo senza soluzione di continuità. Circondato da sole donne in famiglia, mi preparo per le Olimpiadi fra 3000 siepi, salto in alto, in lungo e corsa a ostacoli, inseguendo, spesso invano, il mio inaffidabile labrador. Alle spalle, un paio di vite spese fra agenzie di stampa, quotidiani e siti web. Un presente e un futuro ovviamente, tutto da scrivere

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