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Van Der Poel, che record! Scala la salita del Poggio in un tempo incredibile

Mathieu Van Der Poel, che impresa a Sanremo.  L’olandese, dopo aver scritto la storia del ciclocross, specialità in cui ha vinto il mondiale, ha intenzione di ripetersi anche su strada. E il primo, forte e chiaro, segnale di una stagione da leader e protagonista arriva nella vittoria nella Milano – Sanremo. Affermazione importante anche e soprattutto per come è maturata. Record della salita del Poggio per l’atleta della Alpecin Deceuninck, capace di staccare tutti, come spesso accade, nel tratto decisivo della Classicissima.

Vittoria costruita sul Poggio

 Sei ore, 25’ e 23’’ per tagliare il traguardo prima degli altri. Una vittoria costruita sulla salita del Poggio, caratteristica peculiare della Milano – Sanremo. Non è una salita particolarmente complessa, ma si deve affrontare dopo quasi 300 km di corsa. Quanto basta, a chi la riesce a interpretare meglio degli altri, per staccarsi dal gruppo e non lasciare che la corsa si decida in volata. In questo senso Van Der Poel ha centrato un double. Ha vinto e fatto registrare il nuovo record di scalata, completando il tratto in 5’ e 40’’ ovvero sei secondi in meno rispetto al tempo impiegato da Jalabert e Fondriest nel 1995.

Immagine | ANSA@ROBERTO BETTINI

Salita e discesa da record

L’olandese è salito, secondo i dati, a circa 39km/h di media. Elemento non da poco considerando che alle spalle c’erano 285 km percorsi a 45,7 km/h. Di certo il vento a favore ha dato una mano ma non è  la prima volta che l’aria ha spinto alle spalle dei corridori. E comunque Van Der Poel ha legittimato lo strappo anche in discesa dove il suo attacco è stato spettacolare, al limite delle leggi delle fisica e della logica. Vittoria meritata, dunque, al netto delle critiche legate alla sua dieta… perlomeno “sui generis”.

Immagine | ANSA@ROBERTO BETTINI

La dieta di Van Der Poel: ketchup e patate fritte…

Van Der Poel ha sempre fatto discutere per la sua alimentazione. Non esattamente da ciclista e, in senso più in generale di atleta. Come ha confermato in diverse interviste, l’olandese ha spiegato che non riesce a fare a meno delle sue due grandi passioni. Ketchup e patatine fritte. Due alimenti che, per quanto indiscutibilmente gustosi e carichi di energia, non rientrano esattamente nella categoria  “atleta”. Van Der Poel ne è consapevole… e le abbina comunque al suo pasto pre gara composto da pasta, prosciutto, formaggio e tanto sale. Il ciclista è perfettamente consapevole che il suo stile alimentare potrebbe… alimentare discussioni ma la sua risposta è disarmante. “Non credo che non mangiando patatine correrei dieci secondi più veloce”.  E se questi sono i risultati, difficile dargli torto…

Luigi Pellicone

43 anni, laureato in Lettere Moderne giornalista dal 2007. Da quando la serie A ha deciso di fare a meno del mio talento, ho riversato i miei lampi di classe nella scrittura. Seguo sport e politica sul campo senza soluzione di continuità. Circondato da sole donne in famiglia, mi preparo per le Olimpiadi fra 3000 siepi, salto in alto, in lungo e corsa a ostacoli, inseguendo, spesso invano, il mio inaffidabile labrador. Alle spalle, un paio di vite spese fra agenzie di stampa, quotidiani e siti web. Un presente e un futuro ovviamente, tutto da scrivere

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