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World League: vittoria   contro la Bulgaria (3-1)

Foto: FIVB.org

PALLAVOLO (Mar de Plata)- Buona la prima per l’Italia che nella gara d’esordio di questa Final Six in Argentina si regala una vittoria da 3 punti, 3-1 (25-18, 18-25, 25-22, 26-24) alla Bulgaria, che le consente di compiere un importante passo in avanti verso le semifinali. L’Italia grazie al successo odierno torna alla vittoria nella prima gara di una Fase Finale di World League a distanza di nove anni. Era dal 2004, infatti, anno in cui gli azzurri ebbero la meglio sulla nazionale di Serbia e Montenegro, che non centrava un successo, invertendo dunque un trend negativo che l’aveva vista sempre sconfitta proprio nella prima partita delle tre precedenti edizioni alle quali si era qualificata (2006, 2010, 2011).

Quella odierna è stata indubbiamente la vittoria del carattere e della grinta, ottenuta soprattutto grazie alla capacità di venire fuori nei momenti chiave di un match che dopo un primo set vinto alla grande sembrava essersi incanalato sui binari giusti. La Bulgaria però ha saputo reagire e rimettere in parità la gara nel secondo. Momento decisivo che probabilmente ha cambiato l’andamento del match è stato, nel terzo set, il parziale di cinque punti che Savani e compagni hanno saputo ottenere quando sotto, 20-15, hanno dapprima impattato la situazione sul 20-20 per poi aggiudicarsi il set 25-22 alla seconda opportunità reagendo alla grande in quello che sembrava essere la fase di massima difficoltà. Il leitmotiv della gara non è cambiato nel quarto con la Bulgaria che a tratti sembrava controllare la situazione fino a portarsi avanti sul 20-19. L’Italia però, ottenuta la parità grazie a una decisione presa con l’ausilio del challenge system, ha lottato su ogni palla e al secondo match ball, grazie a un attacco di Savani murato fuori si è aggiudicata una gara importantissima. Berruto ha scelto l’ormai collaudata formazione di partenza con la diagonale Travica-Zaytsev, Birarelli e Beretta centrali, Parodi e Savani coppia di schiacciatori e Giovi come libero. Dall’altra parte della rete Placì ha schierato la stessa squadra che nel primo match aveva avuto ragione dell’Argentina: Bratoev G. in palleggio, Sokolov opposto, Skrimov e Aleksiev schiacciatori, Gotsev e Yosifov centrali, Salparov libero.

Visibilmente soddisfatto il ct Mauro Berruto: “La partita era cominciata molto bene con una grandissima qualità in tutti i fondamentali, poi però abbiamo perso lucidità in uno dei nostri punti di forza che è l’attacco. Avevo espressamente richiesto ai ragazzi di focalizzare proprio quell’aspetto. Dovevamo tornare ad attaccare come avevamo fatto nel primo set e non credo sia un caso che la partita si sia chiusa proprio con una palla molto difficile di Savani che ha fatto mani e fuori dalla parte opposta del campo. È sicuramente una partita importantissima per la classifica e per l’obiettivo di conquistare le semifinali. Con l’Argentina sarà difficilissima, ma lo sappiamo e noi sappiamo dove vogliamo arrivare”. E Ivan Zaytsev conferma il carattere che è stato necessario questa notte, “Una partita ripresa per i capelli oserei dire. Vinto il primo, nel terzo e quarto siamo stati praticamente sempre sotto, ma abbiamo ribaltato la situazione nel momento opportuno. Direi che il nostro è stato un ‘rimontone’ e siamo contenti di aver portato a casa tre punti pesanti. Siamo partiti con la voglia di fare bene e forse l’emozione dell’esordio ci ha un po’ penalizzato. Voglio dire che proprio il voler dimostrare qualcosa è stata un’arma a doppio taglio, i nostri alti e bassi forse si spiegano in questo modo, ma siamo riusciti a compensare questo aspetto con un grandissimo carattere”.

Ora il pensiero però è già rivolto alla seconda gara contro l’Argentina (20 locali, l’1 in Italia diretta Rai Sport 1). Nell’altra partita di giornata il Canada ha vinto in rimonta contro la Russia 3-2 dopo esser stato in svantaggio 2-0. Per i nordamericani, si tratta della prima partecipazione alla Fase Finale della World League.

Massimo Brignolo

Manager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.

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