Tokyo 2020: sconfitte prima Madrid, poi Istanbul

Tokyo 2020CERCHI E PALAZZI (Buenos Aires). Tensione che si è percepita nell’aria negli ultimi giorni che come primo atto ufficiale di una sessione del CIO, che deciderà anche il nuovo presidente che succederà a Jacques Rogge e il programma delle prossime Olimpiadi, ha ufficialmente scelto come sede dei Giochi della XXXI Olimpiade estiva Tokyo. E’ la scelta della ragione, quella forse più scontata nella linea della realpolitik dei corridoi di Losanna già sufficientemente scossi dai brividi di una Olimpiade brasiliana dove i problemi di preparazione e nello svolgimento non saranno pochi.

Il CIO aveva bisogno di solidità e confidenza e Tokyo ha saputo offrirglieli su di un piatto d’argento sfruttando anche, come avevamo sottolineato qualche mese fa, gli scivoloni sotto il nome di doping, economia e proteste di piazza che le avversarie hanno dovuto subire nell’ultimo anno. Nessuno di questi elementi da solo avrebbe giocato un ruolo fondamentale ma la miscela esplosiva ha affondato Madrid e Istanbul.

La delegazione giapponese pare, lo si saprà meglio quando si avrà il dettaglio dei voti, essersi saputa decisamente muoversi bene negli intrighi di corridoio dei grandi elettori del CIO; l’esclusione a sorpresa di Madrid, forse la avversaria più pericolosa al primo turno potrebbe avere avuto come protagonista anche qualche voto pro-Tokyo utilizzato per gonfiare il consenso di una battibile Istanbul. Un rischio, ma probabilmente ben calcolato.

Dopo la fantasia di Rio 2016, il movimento olimpico si ritroverà nel tecnologico Giappone quattro anni dopo: una scelta di sicurezza, solidità e tradizione.

 

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