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EuroVolley 2013: Italia passeggia con la Svizzera

Valentina Diouf (Foto:FIVB.org)

PALLAVOLO (Zurigo). Dalla Svizzera, sia come sede del girone sia come prima avversaria, inizia l’esperienza europea dell’Italia di Marco Mencarelli che schiera come sestetto in partenza Diouf in diagonale con Signorile, Costagrande e Caterina Bosetti martelli,  Arrighetti e Guiggi centrali, De Gennaro libero . Le padrone di casa rappresentano un buon viatico, sulla carta non troppo complesso per una squadra giovane come la nostra che ad ogni set acquisisce esperienza. I servizi di Arrighetti scavano il primo solco, la differenza di categoria tra le due nazionali è evidente. Si va avanti con un tranquillo vantaggio di 3 punti, qualche errore di troppo in battuta e un fisiologico calo di concentrazione: al primo time out tecnico il tabellone segna 8-5. L’Italia prende il largo, non c’è storia. Il primo set finisce 25-13 in poco meno di 20 minuti.

Valentina Diouf e Arrighetti fanno il bello e cattivo tempo a muro, una striscia di 4 punti sul servizio di Caterina Bosetti inaugura il secondo parziale che, fotocopia del precedente, va al primo timeout tecnico con le azzurre in vantaggio per 8-2. Pur con il suo felpato servizio, Diouf mette insieme una serie di 7 punti grazie alla buona difesa in prima linea italiana. E in un batter d’occhio ci si ritrova sul 15-3, 16-4 al secondo timeout tecnico. Decisamente si tratta di una partitella d’allenamento con tutto il rispetto per le rossocrociate. Sul 20-9 rientra in campo dopo settimane Lucia Bosetti, ora utilizzabile solo nel giro dietro in ricezione e in difesa, che rimpiazza la sorella più giovane. Più severa per le padrone di casa la lezione nel secondo parziale: 25-11.

Arriva un momentaneo calo di concentrazione all’inizio del terzo set ma il risultato non è mai in discussione. C’è spazio anche per Sorokaite che dà un po’ di respiro a Diouf. Finisce come il primo parziale 25-13 con 17 punti di Valentina Diouf, 13 per Martina Guiggi con 4 muri.

Difficile trarre qualche conclusione da un impegno così facile: la difesa appare un po’ sofferente quando viene superato il muro e non sempre si troverà di fronte un attacco scontato come quello elvetico. Lucia Bosetti è da rivedere: difficile la scelta di portarla per un torneo che dura una sola settimana per qualche giro dietro dove la brava Lucia ha qualche legittimo imbarazzo ad usare a pieno la mano destra.

Massimo Brignolo

Manager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.

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