Sport olimpici

Giro d’Italia, importante riconoscimento per la Corsa Rosa: è simbolo del Belpaese nel Mondo

Il Giro d’Italia si conferma uno degli eventi sportivi più importanti e prestigiosi tra quelli organizzati nello Stivale e diventa Ambasciatore della Diplomazia dello Sport.

La Corsa Rosa è stata infatti insignita di questo titolo, il quale sottolinea l’unicità di una manifestazione ciclistica diventata negli anni una vera e propria istituzione dello sport italiano.

Giro d’Italia: nuovo Ambasciatore della Diplomazia dello Sport

Nel corso di un evento istituzionale che si è tenuto nella giornata di martedì 26 marzo 2024 presso la Sala Mosaici della Farnesina a Roma, il Giro d’Italia è stato nominato ufficialmente Ambasciatore della Diplomazia dello Sport.

Urbano Cairo entusiasta per l’importante ruolo riconosciuto al Giro d’Italia: “È da sempre una vetrina del Made in Italy” | Immagine Alanews – Olympialab.com

Un titolo che rende la leggendaria Corsa Rosa un ambasciatore dell’Italia nel Mondo, riconoscendo così alla più importante gara di ciclismo su strada che si svolge nel Belpaese un ruolo di prestigio all’interno del panorama sportivo italiano.

Davanti a una platea formata dai diversi rappresentati delle federazioni e degli enti sportivi, oltre che dai principali organi di stampa e dai rappresentanti delle imprese che supportano l’organizzazione annuale del Giro, il Vicepremier e Ministro degli Affari Esteri italiano, Antonio Tajani, ha insignito il Giro d’Italia del titolo sopra citato, all’interno dell’evento “Il 107° Giro d’Italia. L’Italia che corre”.

Lo ha fatto consegnando nelle mani di Urbano Cairo, Presidente di RCS MediaGroup (ente che organizza il Giro d’Italia, ndr), una pergamena e una targa.

A suggellazione del momento, lo stesso Cairo ha poi donato a Tajani una Maglia Rosa personalizzata, regalando così al leader di Forza Italia il simbolo per eccellenza del Giro d’Italia.

L’evento “Il 107° Giro d’Italia. L’Italia che corre” è stato moderato dalla giornalista Cristiana Fantoni e ha visto anche l’intervento del Presidente di Confindustria ANCMA, Mariano Roman, e del Presidente di ICE-Agenzia, Matteo Zoppas, oltre che dell’Amministratore Delegato del Gruppo Manifattura Valcismon – Castelli, Alessio Cremonese, in rappresentanza delle aziende che sponsorizzano la Corsa Rosa.

Presenti all’appuntamento anche due illustri testimonial, quali i campioni italiani Tatiana Guderzo e Diego Gastaldi.

Un insieme di Istituzioni, sportivi e grandi imprenditori che hanno così colto l’occasione per sottolineare il fondamentale ruolo che lo sport e la diplomazia sportiva possono ricoprire come strumento di promozione dell’Italia nel Mondo, sfruttando il traino rappresentato dai grandi eventi sportivi e dalle numerose iniziative che ogni anno vengono organizzate anche da Ambasciate, Consolati e Istituti di Cultura, con lo scopo di rafforzare il marchio del Made in Italy in tutto il Globo.

Non solo. Quest’occasione di ritrovo è stata anche sfruttata per presentate la nuova campagna di comunicazione creata in accordo con ICE-Agenzia e che darà grande rilievo agli elementi di innovazione, sostenibilità ambientale e ricerca tecnologica, per quanto riguarda la salute, l’alimentazione e l’inclusività nel mondo del ciclismo e anche al di fuori di esso.

Le prime reazioni dopo la prestigiosa nomina

A decidere di assegnare al Giro d’Italia il ruolo di Ambasciatore della Diplomazia dello Sport è stato il Vicepremier e Ministro degli Affari Esteri italiano, Antonio Tajani, il quale si è così espresso nel corso dell’evento che ha avuto luogo alla Farnesina:

“Il Giro d’Italia è simbolo di un Paese che corre: una piattaforma unica di promozione integrata che parte dai suoi protagonisti e abbraccia cultura, territori, innovazione, turismo, imprese e distretti, che si raccontano al Mondo. Siamo perciò fieri di presentare oggi alla Farnesina questi Ambasciatori della Diplomazia dello Sport. Sosteniamo con entusiasmo la Corsa Rosa, per questo dopo aver assegnato il riconoscimento di Ambasciatore dello Sport a Jannik Sinner e Luciano Spalletti, ho deciso di darlo anche al Giro d’Italia. Promuovere il Giro è un modo per esaltare i valori educativi dello sport che il Governo giustamente sostiene, ma anche per far crescere il turismo e per promuovere il Made in Italy. Il Giro non è solo sport, ma anche buona attività industriale e imprenditoriale: il nostro export equivale al 45% del Pil, l’1,5 arriva dallo sport. Poi, in un momento così, vale la pena ricordare che lo sport è sempre stato portatore di pace. Sono completamente convinto di questa mia idea, questa nomina non è una cosa formale, il Giro deve essere sempre più strumento di pace e integrazione. Gli atleti che verranno, tornando nel loro Paese potranno trasmettere questo messaggio. Ce n’è davvero tanto bisogno”.

Antonio Tajani celebra il Giro d’Italia: “Simbolo di un Paese che corre” | Immagine Alanews – Olympialab.com

Alle parole formulate da Tajani hanno poi fatto seguito quelle pronunciate da Urbano Cairo, entusiasta nel vedere il Giro d’Italia insignito di una nomina così prestigiosa:

“Il Giro non è solo un grande avvenimento sportivo, ma rappresenta da sempre un’importante vetrina di promozione del Made in Italy nel Mondo. Questo riconoscimento, che eleva il Giro al ruolo di Ambasciatore dello Sport italiano all’estero, ha un valore particolare perché conferma la vicinanza delle Istituzioni alla Corsa Rosa e ci sprona a fare sempre meglio per promuovere il nostro Paese. La presenza qui di un’azienda come Castelli, eccellenza italiana e partner che condivide con noi l’avventura rosa da anni, è un ulteriore dimostrazione del saper fare italiano e dell’Italia che corre. Questo riconoscimento ci riempie di orgoglio. Ringrazio moltissimo il ministro Tajani e tutto il Governo, che stanno davvero apprezzando il ruolo che può avere il Giro come ambasciatore dell’Italia e le sue bellezze nel Mondo, ma anche come ambasciatore di pace. Abbiamo ancora un grande potenziale da esprimere per dare un supporto sempre maggiore al nostro Paese. La nostra è una grandissima corsa a tappe che viene vista in tutto il Mondo. Un invito a venire in Italia. Poi, è anche un grande elemento di promozione del Made in Italy. Sono tante le aziende del settore della bicicletta e dell’abbigliamento sportivo che danno lustro al nostro Paese. Le ricadute economiche sono notevolissime per l’Italia. Secondo una ricerca affidabile (condotta da Banca Ifis, ndr), nei sei mesi successivi alla corsa la ricaduta è di 600 milioni di euro di prodotti e servizi consumati, mentre nei 18 mesi seguenti è di un miliardo e 400 milioni. Sono numeri importanti che testimoniano la forza del Giro. Un aiuto concreto per l’Italia”.

Un discorso, quello pronunciato da Cairo, rafforzato poi anche dalle dichiarazioni rilasciate da Alessio Cremonese, Amministratore Delegato del Gruppo Manifattura Valcismon – Castelli:

“Castelli è un marchio storico del Giro d’Italia ed è l’azienda che disegna e produce la Maglia Rosa. La Corsa Rosa per noi non è solo una promozione sul territorio ma ci aiuta tantissimo a essere riconosciuti nel Mondo, dove esportiamo con successo i nostri prodotti”.

A sottolineare l’importanza commerciale del Giro d’Italia è stato anche il Presidente di ICE-Agenzia, Matteo Zoppas:

“Il Giro d’Italia è un grande promotore non solo dell’immagine del nostro Paese nel Mondo, ma è anche un volano per le aziende che investono ed esportano i prodotti del Made in Italy a livello globale. Per questo, insieme al Ministero degli Affari Esteri, siamo vicini e sosteniamo la Corsa Rosa”.

Sulla stessa linea anche le parole di Mariano Roman, Presidente di Confindustria ANCMA:

“Le aziende legate al ciclismo sono in ottima salute e ci aspettiamo un ulteriore incremento di guadagni nei prossimi anni. Sicuramente il Giro d’Italia è una grande vetrina che aiuta la promozione di molte aziende produttrici di bici, abbigliamento e non solo all’estero”.

Marco Garghentino

Brianzolo dal 1996, ho sempre pensato che la comunicazione sia la principale arte che l’uomo ha sviluppato nei secoli. Amo lo sport, conoscere il Mondo ed essere informato. Ogni vita ha una storia e spesso vale la pena raccontarla.

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