Sport olimpici

Indian Wells, Sinner è pronto per i quarti: chi è il suo sfidante Jiri Lehecka

Jannik Sinner vuole la semifinale. È l’obiettivo minimo per questo primo Masters 1000, a Indian Wells, in California. Se sfiderà davvero lo spagnolo Carlos Alcaraz sarà soltanto il tempo a dirlo. Anche perché l’azzurro deve eliminare il ceco Jiri Lehecka, mentre lo spagnolo dovrà avere la meglio contro il tedesco Alexander Zverev. Quello di Sinner è un avversario da non sottovalutare: ha eliminato il russo Andrey Rublev (6-4, 6-4) e il greco Stefanos Tsitsipas (6-2, 6-4). Ma l’azzurro, arrivato a quota 18 vittorie di fila, ha come obiettivo quello di migliorare sempre di più: “Servo più forte, con il lavoro in palestra mi sono irrobustito, ho solo 22 anni ma si può fare meglio. La battuta deve diventare un’arma per molti anni a venire: kick, slice, al corpo, tutte le soluzioni devono funzionare. Ho cambiato il movimento l’anno scorso, nel bel mezzo della stagione. Spesso si impara di più dalle sconfitte che dalle vittorie”.

Jiri Lehecka | ansa epa @John G. Mabanglo

L’avversario

Anche Lehecka non vede l’ora di scendere in campo: “Per me venire qui l’anno scorso è stato come un sogno. Era la prima volta che giovano a Indian Wells, la prima volta che vedevo questo scenario così particolare e così tanti fan. Ero molto felice di aver vissuto tante nuove esperienze, ma alla fine della scorsa stagione sentivamo che i risultati in questi grandi tornei non erano quelli che volevamo e che avevo qualche possibilità di andare oltre, giocare meglio e battere alcuni giocatori più forti, ma non ci sono riuscito. Abbiamo cercato di analizzare gli errori che avevamo commesso. Certo, per me è stato molto più facile tornare qui una seconda volta, sapevo cosa aspettarmi”. ha detto Lehecka. C’è un solo precedente tra l’azzurro e il ceco numero 32 del mondo. Risale al 2019 e Sinner si impose in due set sulla terra rossa del Challenger di Ostrava.

I segreti di Lehecka

Adesso si ritrovano in California. E da quasi due anni, ormai, Lehecka è l’erede designato di Tomas Berdych. Viene considerato la più grande speranza del tennis ceco. È un ragazzo riservato, lontano da gossip e mondanità. Pensa solo al campo e alla racchetta. Nel 2002 a Rotterdam, in Olanda, è arrivato fino in semifinale venendo poi eliminato dal greco Stefanos Tsitsipas. Adesso si ritrova davanti il numero 3 al mondo, in corsia di sorpasso su Carlos Alcaraz (che l’azzurro potrebbe sfidare in semifinale, appunto). Appena entrerà in campo, penserà a quanta strada ha fatto per ritrovarsi davanti ai grandi del tennis. E pensare che mamma e papà, rispettivamente ex atleta e ex nuotatore, lo volevano al College. Idea tramontata abbastanza presto grazie all’intervento della nonna, ex tennista, che diede mano al nipote la prima racchetta quando lui aveva soltanto tre anni. Da quel momento è, quindi, stato amore a prima vista. Il doppio Juniores a Wimbledon 2019 rimane la prima grande gioia della sua carriera. Senza dimenticare il primo titolo Atp vinto all’inizio di questa stagione, ad Adelaide.

Jiri Lehecka | ansa epa @Matt Turner Australia and New Zeland out

Il percorso

La corsa di Lehecka è partita a vele spiegate dal meraviglioso Australian Open del gennaio 2023. È stato il suo vero punto di svolta arrivando fino ai quarti e perdendo contro la sua bestia nera, il greco Stefanos Tsitsipas. Sì, ancora e sempre lui. Adesso il ceco a Indian Wells ha confermato tutte le sue qualità tecniche. Ha eliminato a uno a uno tutti i suoi avversari, fino a ritrovarsi al cospetto di Sinner. Ha battuto Andrey Rublev, per poi fare fuori (finalmente per lui) il greco Tsitsipas, il suo più grande incubo. Una gara dominata, a dimostrazione di essere cresciuto sotto tutti i punti di vista. Ha uno staff di grande livello. Dal 2018 lo segue un mental coach, Jan Muhfelt, che in passato ha dichiarato: “Con Jiri parliamo di come tenere sotto controllo la scimmia nella sua testa, così che possa gestire anche le situazioni difficili. Il nostro obiettivo è che raggiunga la vetta, ha sicuramente i mezzi per farlo”. Oggi lo allena Michal Navratil, figlio di Jaroslav e grande amico di Berdych. Insomma, tutto gira. Ma per battere Sinner serve davvero una grande impresa. Certo, i sogni si possono avverare. Soltanto pochi giorni fa, al terzo turno, il nostro Luca Nardi (numero 123 al mondo) ha eliminato nientepopodimeno che sua maestà Novak Djokovic. Insomma, la Repubblica Ceca sogna. Sinner permettendo.

Salvatore Riggio

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