Sport olimpici

La Pallamano, uno sport che affonda le radici nell’antichità

Conosciuto come Handball, la Pallamano nasce a inizio Novecento in Cecoslovacchia, anche se già ai tempi dei Maya e dell’antica Roma venivano raffigurate sui vasi persone che lanciano una palla. In realtà, il merito del successo di questa disciplina lo si deve alla Danimarca, Svezia e Germania: infatti questo è uno sport di squadra diffuso prevalentemente nel Nord Europa e nei paesi dell’Est. Per quanto riguarda l’Italia, invece, la maggior parte delle società si trovano in Trentino-Alto Adige, anche se sta piano piano riscontrando successo anche in altre regioni della penisola. Ma come si gioca a Pallamano? Possiamo dire semplicemente che è un insieme tra il calcio e il basket. Ecco le sue regole di gioco.

Le regole della pallamano, come si pratica?

La pallamano è, come abbiamo detto poche righe sopra, un insieme tra basket e calcio. In una partita si contrappongono due squadre con soli sette giocatori che scendono in campo. Ma come si fa a vincere? Semplice, lo scopo di questo sport come per il basket e il football, è quello di segnare più punti o meglio reti nella porta avversaria. La gara viene divisa in due periodi, composti da 30 minuti ciascuno, con un intervallo di dieci minuti. Se, al termine dei tempi regolamentari, la gara finisce in parità si porta il match ai tempi supplementari. In questo caso si disputano i primi 5 minuti, se nessuna delle due formazioni mette in rete il pallone, si disputa anche il secondo supplementare. Come nel calcio, se la gara non si sblocca dopo i 10 minuti successivi ai tempi regolamentari, la vittoria viene assegnata tramite una serie di tiri dai 7 metri: i rigori.

Una delle caratteristiche che ha “copiato” dal basket e modificato riguarda i passaggi: il pallone non può essere tenuto per più di 3 secondi quando si è fermi e soprattutto non si possono fare più di tre passi senza passare la palla o farla rimbalzare a terra. Per questo motivo gli scambi tra i giocatori sono molto veloci e intensi. Infine, durante il match i giocatori possono lanciare e colpire la palla con le mani, gambe, il busto, le braccia e la testa.

Ma come si fa a segnare? Nessun giocatore, tranne per il portiere, può entrare nell’area che delimita la porta, posta a 6 metri dalla linea di fondo e forma un semicerchio. L’unico modo che hanno gli attaccanti per “superare” questa zona è tuffarsi per tirare in porta e atterrare, solo ed esclusivamente dopo aver lasciato il pallone. Infine, ritornando ai componenti della squadra, abbiamo detto che sono sette: portiere, centrale, pivot, terzino destro, terzino sinistro, ala destra e ala sinistra.

 

 

Morgana Corti

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