Sport olimpici

La storia del Futsal e le sue regole

C’è uno sport che è molto simile al calcio che conosciamo tutti, con delle differenze sostanziali: il campo più piccolo, si gioca indoor e i giocatori in campo non possono essere più di cinque. Ecco il Fustal o quello sport che comunemente chiamiamo calcio a 5. 

Pixabay | Pascal Swier

Quando nasce il Futsal?

La sua origine è abbastanza recente, bisogna tornare indietro nel 1930, precisamente in Uruguay. Il professore Juan Carlos Ceriani Gravier, non aveva abbastanza spazio nella propria palestra per far giocare a calcio i propri studenti e così si inventò questa nuova disciplina che aveva lo scopo di sfruttare i campi da basket e che poteva essere giocato sia indoor che Outdoor. Il Futsal diventa quasi subito popolare in Sud America e in Brasile, tanto che nel 1949 nell’intero paese si redigono delle regole unificate, mentre nel 1952 si tenne il primo torneo di calcio a 5 con la creazione della prima lega: Liga de Futebol de Salão. Per quanto riguarda il resto del mondo nel 1965 venne fondato il primo organismo “Internazionale” la Confederación Sudamericana de Fútbol de Salón, mentre in Europa bisognerà aspettare solo il 1988, anno in cui il calcio a 5 viene ufficialmente riconosciuto dalla FIFA. Al momento le due più importanti associazioni relative al calcio a 5 sono la AMF (Asociación Mundial de Futsal) e la FIFA (Fédération Internationale de Football Association).

Pixabay | Apnew

Come funziona?

Una delle principali differenze rispetto al calcio come lo conosciamo noi è che i giocatori in campo non sono 11, ma bensì solo 5. Questo, di conseguenza, porta ad avere un campo più piccolo la cui dimensione minima è 25 x 15 metri.Il campo di gioco è delimitato con linee che segnano il campo stesso, tutte le linee devono avere una larghezza di circa 8 centimetri. Insomma, non importa su quale superficie si giochi, solitamente il Futsal si gioca in Palazzetti o al chiuso. 

E per quanto riguarda il tempo? Nel Futsal non ci sono i soliti 90 minuti di gioco, ma sono previsti due periodi di 20 minuti di gioco effettivo. Cosa significa? Che il tempo si blocca solo quando l’arbitro fischia un’interruzione, inoltre entrambe le squadre possono richiedere un time-out di un minuto a tempo. Ma non solo, in caso di una gara ad eliminazione diretta se nessuna delle due formazioni segna nei tempi “regolamentari” seguono i supplementari composti da due tempi da cinque minuti effettivi di gioco ciascuno.

Infine, l’ultima differenza rispetto al calcio prevede che le sostituzioni sono illimitate e possono essere fatte in qualsiasi momento della partita.

Morgana Corti

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