L’esempio di Allison Schmitt

TORINO. La giornata di ieri di Allison Schmitt, campionessa olimpica dei 200 metri stile libero e Argento nei 400 stile libero alle Olimpiadi di Londra alla quale ha aggiunto due Ori e un Bronzo nelle staffetta, va raccontata a tutti i giovani che vogliono diventare campioni nello sport. Un po’ troppo abituati a qualche capriccio di troppo, a ritiri nel corso dei grandi eventi, a banali scuse da qualche purosangue di queste latitudini, la sua giornata a Indianapolis potrebbe sembrare una storia di ordinaria sconfitta ma così non è.

Allison quest’anno non riesce a nuotare ai livelli dell’anno scorso, l’anno post-olimpico si fa sentire, e pur conoscendo i suoi limiti ieri mattina è salita sui blocchi di partenza delle batterie dei 200 stile libero ai Campionati Nazionali statunitensi, trials per i Mondiali di Barcellona, dei quali Olympialab ospita ogni sera la diretta video e ha portato a casa solo il decimo tempo, 5-6 secondi peggio di quanto era abituata lo scorso anno. Fuori dalla finale e fuori dalla gara per l’appuntamento dell’anno. Non una scusa, non una parola fuori posto la ventitreenne di Pittsburg è umilmente risalita sui blocchi la sera per la finale di consolazione. E nella finalina che non da gloria ha fatto fino all’ultimo metro il suo lavoro: ha mulinato bracciate, si è migliorata rispetto al mattino, ha comunque fatto segnare un non eccellente 1’58” e rotti e ha conquistato il nono posto. Un esempio da seguire.

Per la cronaca Allison non ha un sito web, non ha affidato la sua immagine a società esterne e usa il suo profilo Twitter per raccontare la vita normale di una ragazza della sua età: pochi appuntamenti mondani, poche sfilate, nessuna polemica. Meditate gente.

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