Sport olimpici

Masters 1000 di Miami, Sinner sfida Medvedev: ecco i segreti del rivale

È il giorno della semifinale di Jannik Sinner nel Masters 1000 di Miami. Nella notte, intanto, è arrivata la clamorosa vittoria del bulgaro Grigor Dimitrov contro Carlos Alcaraz, out ai quarti dopo il successo conquistato a Indiana Wells (proprio contro il nostro azzurro). Al di là degli scenari che potrebbero aprire, Jannik ora ha una sola missione: battere Daniil Medvedev e andare in finale. Sarebbe la terza in quattro tornei disputati in questi tre mesi di 2024. Sinner e il suo rivale russo si ritrovano due mesi dopo la finale degli Australian Open, vinta dall’azzurro dopo una rimonta epica da 0-2 a 3-2.

Daniil Medvedev | ansa epa @Cristobal Herrera-Ulashkevich

Anche questa volta Sinner parte favorito, ma non è detto che sia un bene. Il russo cercherà a Miami la rivincita della finale persa a Melbourne. Ma tra i due c’è una curiosità: l’ascesa di Sinner sembra coincidere con il calo di Medvedev, adesso al numero quattro del mondo. Ma è stato anche in vetta nel ranking Atp. Era il, 1° marzo del 2020 quando il russo ha sorpassato tutti: “Voglio chiedere la pace nel mondo perché i bambini hanno il diritto di sognare”. Il sogno di scalare la classifica Atp fino alla vetta Daniil lo ha realizzato dopo le 86 settimane consecutive (361 complessive) in cui il padrone era stato sempre e solo Novak Djokovic, che è poi tornato il Re del circuito.

La richiesta ucraina: fuori dagli Slam

Quel messaggio di pace, però, non è bastato per placare le polemiche. Infatti, il presidente della Federazione ucraina di tennis, Seva Kewlysh, già subito dopo l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito di Mosca nel febbraio 2022, aveva chiesto alla Federazione internazionale di escludere il tennista russo dai tornei del Grande Slam: “Lasceremo che Medvedev giochi i tornei dell’Atp Tour, ma i Grand Slam sono tornei Itf. E se non puoi giocarli, non sarai mai il numero uno. Medvedev non dovrebbe giocare al Roland Garros, Wimbledon e agli US Open”. Invece, Daniil non ha mai smesso di giocare gli Slam, ma non sta disputando la Coppa Davis. Questa per un periodo indeterminato. Infatti, la Russia, come la Bielorussia, è stata esclusa dalla competizione dalla Itf. Sta di fatto che sportivamente parlando quello per Medvedev è stato un periodo importante. Le avvisaglie del sorpasso in vetta alla classifica c’erano state già l’anno precedente, nel 2021, a Flushing Meadows. Djokovic andava alla ricerca del 21° Slam e soprattutto del Grande Slam dopo aver vinto in Australia, al Roland Garros e a Wimbledon. Medvedev, invece, gli ha fatto lo scherzetto.

Addio ai croissant

Come tutti, anche il russo ha molti segreti. In primis, si mormorava che Daniil avesse un carattere difficile e abitudini non da atleta di altissimo livello. E si è visto nel febbraio 2021 quando ha perso la finale degli Australian Open contro Djokovic. Ma in quel torneo era diventato virale il litigio nel silenzio tra il russo e il suo allenatore Gilles Cervara. Che durante il match contro il serbo Krajinovic, si è alzato e se n’è andato. Medvedev, senza di lui, ha dominato il quinto set e ha vinto la partita: “Gilles poco prima di andare via sapeva che avrei vinto la partita. Quindi, se n’è andato per lasciarmi più calmo”.

Daniil Medvedev | ansa epa @Cristobal Herrera-Ulashkevich

I due si erano conosciuti nel 2015. Inoltre, il russo aveva poca cultura del riposo (“pensavo che il migliore fosse quello di sdraiarsi sul letto e guardare un po’ di tv”, raccontò), qualche croissant di troppo (ma abitudine subito abbandonata). Poi lo switch del 2019, l’anno in cui è cambiato tutto, dopo che nel 2018 erano arrivati i primi tre titoli Atp: la prima finale Slam proprio a New York (persa contro Rafa Nadal dopo 12 successi consecutivi).

Daria e le passioni

Non solo il mondo del tennis. Medvedev è un appassionato di calcio e tifoso del Bayern Monaco ed è sposato con Daria, conosciuta nel 2014 e portata all’altare quattro anni dopo, nel 2018. Avrebbe voluto essere una tennista professionista anche lei, ma una serie di infortuni hanno frenato il suo sogno. A Daria, Medvedev ha dedicato la vittoria dello US Open: “Mi ha aiutato a essere una persona e un giocatore migliore”. Infine, Daniil ama i videogiochi: “Fondamentalmente non li porto ai tornei perché so che altrimenti non avrei tutti questi risultati. Ma quando sono a casa, meglio non prendere la mia PlayStation. Non finirebbe bene“, ha rivelato. Adesso sfida Sinner e studia la vendetta.

Salvatore Riggio

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