Il conto alla rovescia per Milano-Cortina 2026 si assottiglia sempre di più. Come spesso accade, però, le Olimpiadi devono fare i conti con i problemi legati agli impianti, che stanno coinvolgendo, appunto, anche l’evento meneghino. Sotto la lente di ingradimento, in questo momento, ci sono i lavori all’ex Pala-Sharp di Milano. La struttura, in disuso da più di dieci anni, dovrebbe ospitare un nuovo palazzo del ghiaccio, ma il lavori non sono nemmeno cominciati. Il risultato? Ci sarebbe Varese alla porta…
A lanciare l’indiscrezione è stata La Prealpina, quotidiano locale: le Olimpiadi potrebbero arrivare anche a Varese. Come? Sarebbero stati stanziati 24 milioni di euro per realizzare un centro tecnico della Federazione italiana sport ghiaccio con tre piste. Tra queste ci sarebbe anche un’arena principale da 3mila posti (ampliabili provvisoriamente a 5mila) che ospiterebbe tutte le gare dei Giochi invernali al momento previste nell’ex PalaSharp di Lampugnano. Si tratta di una parte degli incontri di hockey su ghiaccio e del para-hockey su ghiaccio.
Rimarrebbero, invece, inviariate le destinazioni delle altre strutture milanesi e dell’hinterland: nel nuovo PalaItalia del quartiere Santa Giulia l’hockey su ghiaccio, al Forum di Assago il pattinaggio di figura e lo short track e a Rho, nella Milano Speed Skating Arena, le gare di pattinaggio di velocità
La situazione, sempre stando a quanto riferito dalla Prealpina, sarebbe ancora in fase embrionale. I tempi sono stretti, ma il territorio sembra aver recepito positivamente la possibilità e ci sarebbe la volontà politica di muoversi in questo senso. Il primo passo, nel caso in cui la possibilità di un nuovo palaghiaccio dovesse diventare concreta, sarà comunque l’individuazione dell’area in cui costruirlo, che non è al momento ancora stata definita.
L’attuale palazzo del ghiaccio di Varese, la piccola Acinque Ice Arena, non verrebbe coinvolto e resterebbe quindi al suo posto. Si tratterebbe, a tutti gli effetti, di un’area ex novo in cui dare vita a un impianto che al momento, in Lombardia, non esiste. Sia Milano sia Varese, che storicamente possono vantare un’importante tradizione negli sport del ghiaccio, devono purtroppo fare i contri con una situazione complessa a livello di impianti. Nel capoluogo meneghino l’Agorà, tempio dell’hockey su ghiaccio milanese, è al momento chiuso. Nella città giardino, invece, si stanno facendo i conti con una nuova “primavera” degli sport del ghiaccio, complice anche l’ottima annata dei Mastini, la società di hockey di Varese laureatasi campione d’Italia, e gli spazi a disposizione si stanno dimostrando troppo stretti a fronte dell’aumento dell’utenza.
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