Mondiali: Gwend e Giorgis fuori agli ottavi

Judo: Edwige GwendJUDO (Rio de Janeiro). È un’Italia bella, ma sprecona quella della quarta giornata ai Mondiali di Judo di Rio. “Mi sono piaciute molto le due 63 kg – ha detto il DTN Raffaele Toniolo – Valentina Giorgis ha vinto bene due incontri e con la mongola, che quest’anno ha vinto il Grand Prix ad Ulanbaatar ed il Bronzo ai Giochi Asiatici, era un match molto difficile. Poi ha perso con la numero uno del ranking mondiale, ma i miglioramenti si sono visti. Edwige Gwend mi è piaciuta in tutti e due i match e direi che anche per lei siamo sulla strada giusta”.

Negli 81 kg Massimiliano Carollo ha strapazzato per tre minuti il solido salvadoregno Juan Diego Turcios, in vantaggio di yuko (2’30”) e waza ari (seoi nage) proseguito con immobilizzazione (altro yuko). Poi si è fidato troppo o si è distratto, fatto sta che il centroamericano ha infilato un uchi mata da manuale (3’38”) e chiuso la partita. Nei 63 kg Edwige Gwend si è mossa bene e ha portato a casa la partita con l’austriaca Hilde Drexler, penalizzata con una passività (1’29”). Con Anicka Van Emden (Ned), in palio l’accesso ai quarti, l’azzurra ci ha riprovato. Sanzione all’olandese dopo un minuto, sanzione a Gwend (2’10”) e si è andati al golden score, dove nulla è cambiato. Ci sarebbe voluto qualcosa in più ed un mezzo attacco di Van Emden ha giustificato il secondo shido a Gwend.

Valentina Giorgis (63) ha vinto bene con la cinese Shi Cuijuan, ippon di uchi mata (3’01”) e con Tserennadmid Tsend-Ayush (Mongolia) ha conquistato uno yuko di rabbia ad 1’43” dal termine, guadagnandosi l’ottavo di finale con Yarden Gerbi. Troppo forte l’israeliana, e non solo per l’azzurra che le ha resistito come ha potuto fino all’ippon di o goshi (2’56”). Gerbi ha conquistato il titolo e ci ha messo meno di un minuto per travolgere Clarisse Agbegnenou, o goshi waza ari con shime waza fino lo svenimento della francese. Il primo titolo per la Francia è arrivato ugualmente e l’ha portato un eroico Loic Pietri, che è riuscito a lanciare (waza ari) Avtandil Tchrikishvili e resistere poi agli assalti del georgiano.

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