Spada: Enrico Garozzo   l’ultimo ad arrendersi

Foto: Augusto Bizzi
Foto: Augusto Bizzi

BUDAPEST 2013. Inizia male la quarta giornata, seconda per l’assegnazione delle medaglie, dei Campionati Mondiali di Scherma di Budapest per la squadra azzurra. I tre spadisti ammessi al tabellone principale, Diego Confalonieri era stato eliminato nelle qualificazioni, escono di scena molto presto. Il primo a vedere fermarsi il percorso mondiale è il campione uscente di Catania 2011, Paolo Pizzo, che nel primo assalto contro l’ungherese Imre si era portato in vantaggio sino al 13-11. Da lì in poi, però, il pubblico di casa e la grinta del magiaro prendono il sopravvento, iniziando una rimonta che ha portato Imre a vincere per 15-14.

Esce alla stoccata decisiva nel secondo turno anche Matteo Tagliariol. L’Oro olimpico di Pechino 2008 , dopo aver avuto ragione per 15-13 contro il bielorusso Sokolovski, è uscito sconfitto dal match contro il coreano Song per 15-14, dopo essere stato in vantaggio per 14-12.

Il più positivo degli azzurri, Enrico Garozzo è arrivato fino agli ottavi di finale. Sconfitto per 15-11 dal campione del Mondo 2010, l’estone Novosjolov nell’assalto valido per accedere ai quarti. Garozzo, nel suo cammino, aveva superato l’ucraino Herey per 15-8 all’esordio di giornata e poi aveva avuto ragione per 15-11 del cubano, naturalizzato francese, Trevejo.

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