Facebook Twitter Instagram
    Trending
    • Olimpiadi e politica: il piano di Bach…
    • Ullrich, l’amara confessione: “ai miei tempi il ciclismo…”
    • Parigi 2024, penultima chiamata per la boxe
    • Sci Alpino, si comincia: tutti a caccia di Odermatt
    • Parigi 2024, Pentathlon Moderno: il sogno di Giorgio Malan
    • Parigi 2024, il ciclismo italiano ottavo nel ranking mondiale
    • Oscar Pistorius, sì della Corte: avrà la libertà condizionale
    • Parigi 2024, occhio al clima: le medaglie si vincono così…
    OlympiaLab
    • Sport invernali
    • Sport olimpici
    • Parigi 2024
    • Milano Cortina 2026
    • Cerchi e palazzi
    • Eroi moderni
    OlympiaLab
    Home»Eroi moderni»Nothing is impossible: l’incredibile storia di Mac McClung, 188cm e re delle schiacciate
    Eroi moderni

    Nothing is impossible: l’incredibile storia di Mac McClung, 188cm e re delle schiacciate

    Da Youtube allo Slam Dunk. L’incredibile storia di Mac McClung, classe 1999, 24 anni, nuovo interprete del sogno sportivo americano. Da “underdog” a vincitore della specialità delle schiacciate all’All Star Game. Una storia incredibile.
    Luigi PelliconeBy Luigi Pellicone20 Febbraio 2023Nessun commento3 Mins Read
    Mac McClung
    Photo by CCS Pictures licensed under cc-by-sa-2.0

    “La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso.” Cosi avrebbe detto Albert Einstein in uno dei suoi aforismi. Tesi confermata da Mac McClung, vincitore dello “slam dunk” della All Star Game NBA. Una affermazione contro ogni pronostico e logica… fisica.

    Palloni da basket
    Photo by Massimo Finizio licensed under CC BY-SA 2.0 IT (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/it/deed.en)

    Il volo di Mac, da YouTube alle plance

    Un fenomeno da studiare. Mac McClung ha poco o nulla in comune con le schiacciate. È bianco, è diversamente alto (forse) 188centimetri, non è neanche lontanamente il favorito in un evento dove è stato invitato più che altro per curiosità. Del resto, si presenta allo Slam Dunk Contest con dei numeri da capogiro… sul web. Ha di gran lunga il maggior numero di follower: 845mila e milioni e milioni di visualizzazioni. Senza contare i mixtape, ovvero il meglio del repertorio di tutti i ragazzi che sognano un futuro da professionista con la palla a spicchi. Ed è proprio il caso di Mac, che da fenomeno da liceo e due partite giocate in NBA si porta a casa un titolo insperato.

    Una vita da underdog, felice di stupire

    Mac McClung fatica a trovare spazio. Due partite in NBA quasi… per forza. Nella lista dei giocatori scelti nel draft NBA 2021 non c’è, ma non smette di inseguire i propri sogni. Vuole fortissimamente vuole, essere un professionista del basket dopo aver abbandonato il calcio. Competitivo sin a bambino, proviene da una famiglia di sportivi che ha accompagnato e sostenuto sia lui che la sorella Anna, calciatrice. Piccolo intermezzo: i suoi genitori raccontano di aver dovuto bandire il piccolo Mac dalla palestra di casa perché la sorella più grande, perennemente sfidata e sconfitta, si potesse allenare indisturbata e senza demotivarsi. Dirottato sul basket, Mac ha iniziato alla Gate City High school perfezionando le sue doti di schiacciatore acrobatico durante la carriera liceale. È l’inizio di una favola che lo porterà, a vincere due volte il titolo di miglior giocatore della Virginia e a superare il record stagionale di punti di Allen Iverson.

    Cestino
    Foto | Pixabay @Stefan Schweihofer

    Il suo girovagare fra Los Angeles, Chicago e Philadelphia, lo ha portato solo a sfiorare il cielo prima di toccarlo. Invitato dalla G League, il campionato dove si testano i futuri campioni, ruba la scena: in finale McClung non si è lasciato sfuggire l’occasione della vita ed ha superato Trey Murphy dei Pelicans. Decisiva una schiacciata a 360 gradi che ha rovesciato anche le prospettive. Il volo continua…

    Basketball NBA
    Luigi Pellicone
    Luigi Pellicone

    43 anni, laureato in Lettere Moderne giornalista dal 2007. Da quando la serie A ha deciso di fare a meno del mio talento, ho riversato i miei lampi di classe nella scrittura. Seguo sport e politica sul campo senza soluzione di continuità. Circondato da sole donne in famiglia, mi preparo per le Olimpiadi fra 3000 siepi, salto in alto, in lungo e corsa a ostacoli, inseguendo, spesso invano, il mio inaffidabile labrador. Alle spalle, un paio di vite spese fra agenzie di stampa, quotidiani e siti web. Un presente e un futuro ovviamente, tutto da scrivere

    Related Posts

    Parigi 2024, Pentathlon Moderno: il sogno di Giorgio Malan

    25 Ottobre 2023

    Oscar Pistorius, sì della Corte: avrà la libertà condizionale

    12 Ottobre 2023

    Chi è Matteo Arnaldi, il volto nuovo del tennis italiano

    4 Settembre 2023

    Comments are closed.

    Ultime news

    Olimpiadi e politica: il piano di Bach…

    25 Novembre 2023

    Ullrich, l’amara confessione: “ai miei tempi il ciclismo…”

    22 Novembre 2023

    Parigi 2024, penultima chiamata per la boxe

    9 Novembre 2023

    Sci Alpino, si comincia: tutti a caccia di Odermatt

    3 Novembre 2023
    • Home
    • Redazione
    • Privacy Policy
    • Disclaimer
    • Pubblicità
    • Terms of Service
    • Contattaci
    Copyright © 2023 | Olympialab.com proprietà di Editorially Srl - Via Assisi 21 - 00181 Roma - P.Iva 16947451007 | legal@editorially.it | redazione@editorially.it

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.