Parigi 2024

Parigi 2024, rivoluzione nella marcia: introdotta una staffetta mista

Importante rivoluzione in vista dei Giochi Olimpici di Parigi 2024. Un nuovo formato di gara farà il suo debutto nella marcia, alla ricerca di uno spettacolo più dinamico e che possa coinvolgere maggiormente gli spettatori.

È stato deciso, infatti, che alle prossime Olimpiadi non andrà in scena la consueta gara di 50 km di marcia maschile, bensì al suo posto verrà organizzata una staffetta a squadre miste, sulla distanza della maratona.

La novità

Il World Athletics e il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) hanno annunciato che in occasione dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 farà il suo debutto un nuovo format per quanto riguarda la marcia.

Si tratta della staffetta a squadre miste e che verrà corsa sulla distanza di 42,195 km. Quella della maratona, per intenderci.

Questa nuova gara andrà a sostituire la vecchia 50 km di marcia maschile e vedrà il coinvolgimento di 25 squadre, ciascuna composta da un atleta uomo e da un’atleta donna.

I due compagni di squadra saranno chiamati a completare un percorso lungo 42,195 km, suddiviso in quattro tappe di poco più di 10 km l’una.

Dovranno farlo alternandosi (uomo, donna, uomo, donna), permettendo così a ogni singolo atleta di coprire due porzioni del tracciato.

L’evento si terrà ai piedi della Tour Eiffel e si svolgerà sullo stesso percorso utilizzato anche per le gare individuali, mentre le date per le qualificazioni olimpiche per potersi assicurare un posto in questa nuova disciplina saranno annunciate nelle prossime settimane.

Ciò che, invece, è già certo è che la nuova marcia a staffetta mista a Parigi 2024 si disputerà nella giornata di mercoledì 7 agosto 2024, alle ore 7:30 locali e a distanza di sei giorni dalla gara di 20 km individuale.

Foto | Unsplash @CandraWinata

Perché questa scelta

“Questo format è progettato per essere innovativo, dinamico e imprevedibile. Riteniamo che sarà facilmente comprensibile dai fan, offrirà una competizione entusiasmante e, soprattutto, garantirà per la prima volta la piena parità di genere in tutto il programma olimpico dell’atletica leggera”.

Con queste parole il CEO di World Athletics, Jon Ridgeon, ha commentato la scelta presa in accordo con il CIO e che vedrà la nascita di questa nuova competizione.

Un format creato a favore della parità di genere e dell’intrattenimento, sempre più importante in un’epoca in cui catturare rapidamente l’attenzione degli spettatori è diventato cruciale.

L’idea è quella di mettere in scena una gara che possa mantenere incollato lo sguardo degli appassionati ai piedi degli atleti, dal primo all’ultimo chilometro. Ciò che la classica 50 km di marcia maschile sembrava non riuscire più a fare.

Foto | Unsplash @MiguelAAmutio

Addio alla 50 km maschile

L’esclusione della 50 km di marcia maschile dalle Olimpiadi di Parigi 2024 era già stata decisa tre anni fa, quando venne stabilito che a Tokyo 2020 sarebbe andato in scena l’ultimo atto di questa gara iconica.

Una corsa troppo lunga e per lunghi tratti priva di colpi di scena. Una gara poco televisiva, insomma, e forse non più in linea con i tempi attuali e con le esigenze del pubblico.

I giovani, in particolar modo, amano essere intrattenuti ogni minuto ed essere coinvolti negli eventi attraverso un cambio di emozioni, talvolta, anche molto rapido.

Caratteristiche che la 50 km di marcia maschile non possiede, in quanto gara basata soprattutto sulla resistenza e sulla capacità da parte degli atleti di saper gestire il proprio corpo.

Da qui, la decisione di optare al suo posto per una staffetta, sicuramente più dinamica e accattivante.

Ancor meglio se mista. Ciò offre, infatti, la possibilità di valorizzare anche la marcia femminile, in costante crescita, ponendola a pari livello con quella maschile e favorendo un’integrazione sempre maggiore tra uomini e donne.

Un po’ di tradizione si è voluta, però, mantenere.

La World Athletics ha, infatti, specificato che la distanza di 42,195 km, ovvero quella della maratona, è stata scelta per la sua popolarità nell’atletica e per il suo strettissimo legame con la gloriosa Storia dei Giochi Olimpici.

Marco Garghentino

Brianzolo dal 1996, ho sempre pensato che la comunicazione sia la principale arte che l’uomo ha sviluppato nei secoli. Amo lo sport, conoscere il Mondo ed essere informato. Ogni vita ha una storia e spesso vale la pena raccontarla.

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