La Norvegia ha costruito il suo Oro prima con una Tora Berger scatenata dal suo ultimo poligono al cambio e su un leggendario, non solo per i passati risultati, Ole Einar Bjoerndalen che partito insieme a Soukop ha costruito una cassaforte di 43″ da passare a Emil Hegler Svendsen. La differenza tra Repubblica Ceca e Italia, la frazione che ha portato all’Argento i cechi è stata quella di una straordinaria Soukolova che ha riportato nella seconda parte della sua frazione la sua squadra sulle orme norvegesi superando in tromba una generosissima Karin Oberhofer.
Con Wierer e Oberhofer che hanno lanciato i ragazzi con 40″ secondi di vantaggio sugli altri pretendenti al terzo gradino del podio, la forza di Dominik Windisch e Lukas Hofer è stata quella di mantenere i nervi saldi (qualcuno ricorda cosa avvenne alla Staffetta maschile a Torino 2006?) e non lasciarli avvicinare in un formato dove al poligono la precisione può lasciare qualche spazio alla velocità di esecuzione. Al massimo i tedeschi, nel caso specifico Boehm, sono arrivati a 22″, un vantaggio rassicurante per affrontare i poligoni.
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