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Tour de Ski: prologo disastro Italia a Oberhof

SCI DI FONDO (Oberhof). Ha preso il via oggi a Oberhof l’ormai tradizionale Tour de Ski, appuntamento delle feste natalizie che si concluderà, dopo 7 tappe, il 5 gennaio con la tremenda scalata del Cermis. Assenti il dominatore di tre edizioni Dario Cologna per un infortunio al piede e Justyna Kowalczyk, rinuncia inattesa dell’ultimo minuto per protesta per il format peraltro conosciuto da alcuni giorni, vincitrice ininterrottamente dal 2010, la gara ha perso ancora prima della partenza anche il migliore azzurro, Roland Clara, fermato da un malanno di stagione.

Il mancato innevamento di Oberhof ha consentito di allestire solo un anello di 1.5 km percorso nel prologo due volte dalle donne e tre volte dagli uomini mentre la prevista prova ad inseguimento di domani sarà sostituita da una Sprint a tecnica libera. In campo femminile il prologo è stato vinto dalla norvegese Marit Bjoergen che ha preceduto la connazionale Astrid Jacobsen di 1″9, terzo posto per la polacca Sylwia Jaskowiec a 7″ in una gara resa ancora più difficile dalle difficili condizioni della pista, ai limiti della regolarità. Solo una delle otto azzurre presenti al via ha concluso nella zona punti: si tratta di Elisa Brocard, ventitreesima a 22″3.,

Ancor peggio per i colori azzurri è andata nel prologo maschile; il primo, David Hofer, ha accusato un ritardo di 46 secondi (più di 10 secondi al chilometro) chiudendo al quarantanovesimo posto. La vittoria è andata al canadese Alex Harvey che ha chiuso i 4 chilometri in tecnica libera con un vantaggio di 9″1 sul compagno Devon Kershaw, dietro a loro il baratro con il norvegese Chris Jespersen terzo a 20″2. In ritardo i protagonisti più attesi, con Alexander Legkov diciassettesimo e Petter Northug venticinquesimo.

Massimo Brignolo

Manager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.

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