Vito Dell’Aquila, da Mesagne al sogno Parigi 2024

Forse sono in pochi a ricordarsi di quel 24 luglio 2021, eppure è proprio nel Taekwondo che è arrivata la prima e incredibile medaglia della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Meno di due settimane fa, invece, è arrivata la medaglia d’oro ai Campionati del Mondo a Guadalajara. Insomma, Vito Dell’Aquila non si vuole fermare e punta a Parigi 2024.

Uno scatto di Vito Dell’Aquila (Pagina Instagram dell’atleta)

Chi è il campione olimpico in carica?

Classe 2000, Vito è di Mesagne e inizia a praticare il taekwondo a 8 anni. Il giovane atleta si allena nella palestra dove era cresciuto un altro atleta olimpico azzurro: Carlo Molfetta. Cresce seguendo le orme dell’altro campione di Mesagne e nel 2014 dimostra di avere un grande talento e futuro vincendo i Campionati italiani e poi successivamente i Mondiali cadetti. Nel 2018 si prende il bronzo agli Europei di Kazan. Poi la consacrazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020, quando in finale dei 58 kg batte il tunisino Mohamed Khalil Jendoubi e sale sul gradino più alto del podio olimpico. Un match combattuto e vinto nei minuti finali dal 22enne pugliese. Poi il 2021, oltre al bronzo agli Europei di Manchester, arriva anche l’infortunio: frattura del legamento tra tibia e perone.

Ma Vito dimostra di essere un vero combattente e ritorna a gareggiare. Pochi giorni fa la conquista dell’oro nella finale dei Mondiali contro il coreano Jun Jang e si conferma numero uno nel ranking. Per andare alle Olimpiadi di Parigi dovrà rimanere tra i primi 5 del ranking, almeno fino al Grand Prix Final di dicembre 2023.

Europei di Manchester (Pagina Instagram Vito Dell’Acqua)

Come funzionano le gare di Taekwondo?

Gli atleti sono divisi per sesso, età e categorie di peso: queste ultime sono ben otto. A Parigi 2024, come nei precedenti giochi, verranno assegnate quattro medaglie per classe di peso: l’oro, l’argento e i due bronzi per categoria.

Il combattimento é diviso in tre “tempi” da due minuti ciascuno, con una piccola pausa di 1 minuto tra una sfida e l’altra. Gli atleti si sfidano in un quadrato e per fare punti, devono colpire l’avversario: per ottenerli possono essere solo sul tronco o al volto usando il piede. Al contrario, se si usa il pugno, il punto viene assegnato solo ed esclusivamente se colpisce il tronco

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