Il tema è sempre lo stesso: il calendario troppo fitto dei tennisti. Ma se il numero uno al mondo aveva dichiarato: “Non si è obbligati a giocare tutti i tornei”, lo spagnolo è tornato sull’argomento
Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si sono espressi in maniera diversa riguardo al calendario dell’ATP, che è stato oggetto di discussione negli ultimi giorni. Alcaraz ha sollevato preoccupazioni sul sovraccarico di tornei, mentre Sinner ha offerto una visione differente, sottolineando che i giocatori hanno comunque la possibilità di scegliere quali eventi disputare.
La questione è emersa durante la Laver Cup, quando Carlos Alcaraz ha criticato il numero crescente di tornei obbligatori nel circuito ATP, sostenendo che questa situazione potrebbe portare a un aumento di infortuni tra i giocatori e ad una necessaria rinuncia a diversi eventi. “Adesso si gioca troppo, ci sono sempre più tornei obbligatori e prima o poi ci creeranno dei problemi, con tanti infortuni e la rinuncia a diversi tornei. In qualche modo ci uccideranno”, ha affermato lo spagnolo.
Sinner: “I tennisti possono gestire i loro calendari in base alle loro esigenze e priorità”
La replica di Sinner è arrivata nella conferenza stampa alla vigilia del torneo di Pechino. Il numero 1 d’Italia ha spiegato che, sebbene la stagione sia lunga e impegnativa, i tennisti possono gestire i loro calendari in base alle loro esigenze e priorità. “La stagione è lunga ma noi giocatori possiamo scegliere quali tornei giocare e quali no”, ha dichiarato l’altoatesino. “Il calendario è denso. Ci sono tanti tornei, è vero, ma non dobbiamo giocare per forza. Se non vuoi giocare un torneo, non ti iscrivi. Io sia quest’anno sia nel 2023 ho saltato alcuni tornei perché volevo allenarmi”.
Alcaraz, che ha avuto una stagione fittissima, ha ribadito la sua posizione nella conferenza stampa pre-torneo di Pechino, ammettendo di sentirsi ancora molto affaticato a causa del ritmo serrato del calendario. “In questo momento direi che il mio livello di energia è buono. Sono motivato per giocare un buon tennis qui a Pechino”, ha detto Alcaraz, aggiungendo che diversi altri giocatori si sono lamentati del calendario anche prima che lui sollevasse il problema.
Alcaraz: “Bisogna fare qualcosa. Sinner non è d’accordo? Tanti colleghi sì”
Alcaraz ha riconosciuto che non tutti i colleghi condividono il suo punto di vista. “Non si è lamentato tanto quanto me”, ha detto riferendosi a Sinner, “ma dipende anche da giocatore a giocatore. Qualcuno magari non sarà d’accordo con me, ma penso che molti invece lo saranno”. Lo spagnolo ha insistito sulla necessità di separare le esibizioni dai tornei ufficiali del calendario ATP, spiegando che per lui la questione principale è l’intensità della stagione competitiva che si estende da gennaio a novembre. “Per me, il calendario è stato fittissimo, dalla prima settimana di gennaio all’ultima di novembre. Bisogna fare qualcosa”, ha concluso.
Oltre alla questione del calendario, Alcaraz ha parlato anche della sua esperienza recente alla Laver Cup, dove ha contribuito alla vittoria dell’Europa contro il Team World. “È stata una grande sensazione”, ha affermato. “Siamo andati tutti là ovviamente per provare a vincere e riportare il trofeo in Europa, visto che negli ultimi due anni il Team World aveva dominato la Laver Cup. È stato importante per il mio morale ottenere quelle vittorie. Sono pronto per fare un grande risultato qui, anche se so di avere un sorteggio molto difficile”, ha dichiarato.
Alcaraz su Nadal: “Non voglio pensare che a Malaga ci sia la sua Last Dance”
Infine, Alcaraz ha commentato l’assenza di Rafa Nadal alla Laver Cup e ha espresso il suo desiderio di vedere il campione spagnolo tornare in campo. Nadal era stato convocato per le Final 8 di Coppa Davis e ci sono voci su una possibile “Last Dance” a Malaga, che potrebbe segnare il suo ritiro definitivo. Alcaraz ha espresso il suo rispetto per il connazionale, dicendo: “È sempre bello avere Rafa con noi. Mi è mancato alla Laver Cup, non posso mentire. Quanto più tempo posso spendere con lui, tanto più sarà grande il privilegio per me”. Nonostante le speculazioni su un possibile addio di Nadal, Alcaraz ha preferito non concentrarsi troppo su questo aspetto. “Non voglio pensare ad una sua potenziale Last Dance a Malaga”, ha affermato. “Voglio solo pensare a godermi ogni momento con lui e di lui in campo. Sarà di grande aiuto averlo in squadra: può portare molta esperienza, ma spero non sia la sua ultima volta”.