Sport olimpici

Iliass Aouani, l’ingegnere recordman della maratona

Iliass Aouani lancia il guanto di sfida a Neka Crippa, giunto sesto alla Maratona di Roma. L’azzurro ha corso la maratona di Barcellona fermando le lancette del tempo sulle 2 ore, 7 minuti e 16 secondi abbassando il record italiano (2h, 07’ e 19”) stabilito da Eyob Faniel.

Immagine | EPA@RONALD WITTEK

Il riscatto dopo le delusioni

L’ingegnere milanese, 27 anni, ha chiuso i 42,195 km al nono posto, correndo i primi 30 chilometri mantenendo un’andatura di tre minuti per ogni mille metri. Quanto basta per raggiungere l’obiettivo e strappare il primato italiano nonché il biglietto per le Olimpiadi di Parigi e i Mondiali di Budapest. Aouani è stato il terzo europeo a tagliare al traguardo. Per la cronaca, la maratona è stata vinta dal keniano Marius Kimutai che ha chiuso in 2h 05’ e 06”. Un risultato importante per il fondista italiano. Un tempo che vale triplo: oltre alle partecipazioni alle Olimpiadi e ai Mondiali, Aouani è riuscito a ritrovare fiducia ed autostima dopo gli ultimi italiani di cross e gli Europei di Monaco e la mancata partecipazione agli Europei di Campestre che ne avevano ridimensionato le aspettative.

Fatica e sofferenza

Un nono posto soddisfacente, quello in Catalogna, anche e soprattutto per come è maturato. Tagliando il traguardo, Aouani ha faticato a contenere l’emozione. E il sollievo dell’arrivo è stato anche una liberazione dal punto di vista fisico. Il maratoneta ha infatti dovuto fare i conti anche con una fastidiosissima vescica al piede che è stata ignorata con grande spirito di sacrificio. Una sorta di dieta mentale: il ragazzo si è concentrato sul percorso e sugli avversari, “ignorando” il dolore e trovando il modo migliore possibile per affrontare anche il saliscendi finale con arrivo in salita.

Immagine | EPA

Buoni propositi e la rivalità con Crippa

Adesso che ha raccolto i frutti del lavoro e del sacrificio è lecito guardare all’immediato futuro con rinnovato ottimismo con la consapevolezza di avere ancora enormi margini di miglioramento e la necessità di impegnarsi a fondo per superarli. Il primo obiettivo, in questo senso, è di mantenere il primato che potrebbe essere battuto già da un paio di settimane. Yeman Crippa, in vista della maratona di Milano affila le armi. Il campione europeo dei 10mila metri ha già in mente l’obiettivo: prendersi prima lo scettro italiano e poi puntare alle vittorie in campo internazionale. Un dualismo che potrà aiutare e non poco entrambi, che troveranno nel rivale uno stimolo continuo a migliorarsi. E a giovarsene, in questo senso, sarà soprattutto lo sport italiano…

Luigi Pellicone

43 anni, laureato in Lettere Moderne giornalista dal 2007. Da quando la serie A ha deciso di fare a meno del mio talento, ho riversato i miei lampi di classe nella scrittura. Seguo sport e politica sul campo senza soluzione di continuità. Circondato da sole donne in famiglia, mi preparo per le Olimpiadi fra 3000 siepi, salto in alto, in lungo e corsa a ostacoli, inseguendo, spesso invano, il mio inaffidabile labrador. Alle spalle, un paio di vite spese fra agenzie di stampa, quotidiani e siti web. Un presente e un futuro ovviamente, tutto da scrivere

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