3 thoughts on “In piscina la sindrome italiana da grande evento

  1. Per non dire del solito campionario della “sfortuna”, che casualmente colpisce sempre e solo i nuotatori italiani. Per non dire del solito campionario degli “allenatori italiani che sono tra i migliori al mondo”.
    La verità è che i nuotatori italiani danno l’idea di essere viziati, amanti delle comodità, incapaci di confrontarsi, pavidi.
    L’unica che ha avuto il carattere di scardinare in continuazione le proprie certezze, ha un nome e cognome ben conosciuti.

  2. Da tempo sono convinto che la nazionale avrebbe bisogno di arruolare nei ranghi dei buoni tecnici stranieri. Ormai è un ambiente in cortocircuito che ha bisogno di rinnovarsi da tutti i punti di vista. La federazione si bea di avere 5 milioni di praticanti(!). Se è così, parliamo di numeri che ben pochi paesi possono vantare. Come mai allora non si riesce quantomeno a fare in corsia quello che hanno fatto le piccole Ungheria e Danimarca, un Sudafrica, un Brasile?

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