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    Home»Sport olimpici»La Regina Vittoria: il sogno della Guazzini
    Sport olimpici

    La Regina Vittoria: il sogno della Guazzini

    Il ciclismo femminile potrebbe presto trovare una nuova protagonista a livelli assoluti. La giovane toscana, già vincitrice del Mondiale U23 a cronometro in Australia, ha già iniziato a vincere medaglie anche in questo inizio di 2023. E adesso sogna di ripetersi a Parigi 2024
    Luigi PelliconeBy Luigi Pellicone28 Febbraio 2023Nessun commento3 Mins Read
    Vittoria Guazzini
    Immagine | Wikimedia Commons @Nicola

    Ci sono sogni color arcobaleno, che si realizzano dall’altra parte del Mondo. E altri, rigorosamente a cinque cerchi, che potrebbero prendere corpo molto più vicino, magari fra diciotto mesi, al di là delle Alpi. Vittoria Guazzini, iridata nella prova a cronometro under 23 di ciclismo, è una potenziale campionessa. In rampa di lancio in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024, forte di ottimi risultati ottenuti sinora in carriera.

    Ciclista donna
    Immagine | Envato Elements

    Guazzini, una collezionista di medaglie

    Classe 2000, nativa di Poggio a Caiano, Vittoria, un nome una garanzia, ha fatto incetta di medaglie nella sua brevissima carriera. Ha iniziato a vincere e, assaporato il gusto del successo, non ha mai smesso.  Nella categoria Juniories ha vinto Europei e Mondiali sia in strada che in pista ma la sensazione è che possa dare il meglio nella lotta contro il tempo. Specialità in cui ha immediatamente raggiunto risultati eccellenti e che lasciano intravedere margini di miglioramento tali da poterla inserire serenamente nel salotto buono del ciclismo femminile.

    Una carriera costruita anche contro la sfortuna, quando una frattura alla caviglia rimediata nella Parigi-Roubaix del 2021 non solo non l’ha fermata, ma neanche rallentata. Ripresasi dall’infortunio ha iniziato immediatamente a inanellare vittorie: a maggio si è portata a casa la Bretagne La¬dies Tour e a giugno la cronometro dei Giochi del Mediterraneo e in Australia ha chiuso il cerchio centrando il titolo mondiale U23 a cronometro. Una specialità che sembra perfettamente aderente alle sue caratteristiche,

    Team ciclismo femminile italiano
    Immagine | Wikimedia Commons @Granada

    Grande anche fra i grandi

    Quel che lascia ben sperare è stato l’assorbimento delle difficoltà del passaggio dai juniores al ciclismo professionistico. Nella categoria élite ha chiuso al quarto posto la cronometro a soli 52” da una certa Ellen Van Dijk, tre volte medaglia d’oro di specialità. Occhio anche alla sua poliedricità. La ragazza ha anche buone doti su pista. Gli ultimi risultati, quinta a inseguimenti a squadre ai Mondiali e bronzo agli europei ad inseguimento con Alzini, Balsamo, Cavalli e Paternoster.

    Tutto lascia credere che dopo le sei medaglie d’oro (cinque su pista e una su strada, of course, a cronometro)  conquistate fra il 2017 e il 2022 ai Mondiali e le 11 agli Europei, l’argento agli Europei su pista 2023 nell’inseguimento a squadre a Grenchen di poche settimane fa nell’inseguimento a squadre e il bronzo nella americana sembrano il preludio a una nuova stagione di grandissime soddisfazioni per una ragazza che rappresenta, in prospettiva, una delle possibili protagoniste delle due ruote in rosa.

    Vittoria Guazzini
    Luigi Pellicone
    Luigi Pellicone

    43 anni, laureato in Lettere Moderne giornalista dal 2007. Da quando la serie A ha deciso di fare a meno del mio talento, ho riversato i miei lampi di classe nella scrittura. Seguo sport e politica sul campo senza soluzione di continuità. Circondato da sole donne in famiglia, mi preparo per le Olimpiadi fra 3000 siepi, salto in alto, in lungo e corsa a ostacoli, inseguendo, spesso invano, il mio inaffidabile labrador. Alle spalle, un paio di vite spese fra agenzie di stampa, quotidiani e siti web. Un presente e un futuro ovviamente, tutto da scrivere

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