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    Home»Notizie»Maturità 2023, come e cosa studiano gli atleti?
    Notizie

    Maturità 2023, come e cosa studiano gli atleti?

    Come fa un atleta a diplomarsi, al netto di assenze inevitabili e di interrogazioni da saltare in caso di impegni agonistici?
    Luigi PelliconeBy Luigi Pellicone21 Giugno 2023Nessun commento3 Mins Read
    Giuseppe Vaditara Ministro dell'Istruzione
    Immagine | Ansa

    Scuola e studio: un nodo che per anni è stato particolarmente complicato da sciogliere. Come fa un atleta a diplomarsi, al netto di assenze inevitabili e di interrogazioni da saltare in caso di impegni agonistici, trasferte e allenamenti? Negli ultimi anni, il Ministero dell’Istruzione ha cercato di mettere a disposizione dei giovani atleti una sorta di piano di studio personalizzato, con interrogazioni programmate per chi frequenta la scuola pubblica e con la possibilità di accedere all’esame di maturità per chi invece si presenta da privatista.

    Un decreto ministeriale ad hoc per gli atleti

    Il DM 279/2018 ha permesso l’attuazione di un programma sperimentale per una formazione di tipo innovativo destinato a studenti-atleti di alto livello: l’obiettivo, come si legge nel testo, è di creare le condizioni per superare le criticità che nascono durante il percorso scolastico in particolare nella regolare frequenza delle lezioni. In questo senso occorre collaborare da ambo le parti: la scuola, nel dare sostegno e supporto allo studente per garantirgli il diritto allo studio e il successo formativo, aiuta e viene incontro, ma anche chi studia deve metterci del suo e non “bucare” le interrogazioni, programmate ad hoc, per permettergli appunto di coniugare prestazioni sportive e rendimento scolastico. Per accedere a questo tipo di percorso si deve essere considerati studenti-atleti di alto livello, individuati in base al possesso di requisiti minimi necessari per l’ammissibilità al progetto. Tali requisiti sono proposti, ciascuno per la parte di propria competenza, dagli Organismi sportivi coinvolti riconosciuti dal CONI.

    Quali sono gli indirizzi di studio e come si studia

    Daniele Garozzo
    Immagine | Ansa

    Secondo i dati diffusi dal Ministero di Viale Trastevere, gli studenti, per la maggior parte dei casi, scelgono il Liceo Scientifico che conta il 36% delle preferenze seguito dagli istituti tecnici (26%). Buon terzo posto per i licei a indirizzo sportivo che arrivano a quota 14%. In tutti i casi, il  percorso scolastico degli studenti-atleti prevede l’utilizzo di metodologie didattiche basate anche sulle tecnologie digitali, unitamente ad altre attività specifiche che si riassumono nel concetto di PFP, ovvero Percorso Formativo Personalizzato. Lo studente atleta acquisisce questo status allegando l’attestazione del possesso dei requisiti sportivi e compilando esclusivamente online il Progetto Formativo Personalizzato (PFP) redatto dal Consiglio di Classe. Tutte le attività rientranti nel percorso devono essere certificate ai fini dell’ammissione all’anno scolastico successivo. Come tutti, poi, anche gli atleti dovranno affrontare l’esame di maturità. In alcuni casi è necessario anche un test che verifichi le competenze necessarie all’ammissione all’esame. Insomma le condizioni esistono. Non resta che studiare e allenarsi…

    Luigi Pellicone
    Luigi Pellicone

    43 anni, laureato in Lettere Moderne giornalista dal 2007. Da quando la serie A ha deciso di fare a meno del mio talento, ho riversato i miei lampi di classe nella scrittura. Seguo sport e politica sul campo senza soluzione di continuità. Circondato da sole donne in famiglia, mi preparo per le Olimpiadi fra 3000 siepi, salto in alto, in lungo e corsa a ostacoli, inseguendo, spesso invano, il mio inaffidabile labrador. Alle spalle, un paio di vite spese fra agenzie di stampa, quotidiani e siti web. Un presente e un futuro ovviamente, tutto da scrivere

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