Facebook Twitter Instagram
    Trending
    • Sport Olimpici, via al “Trofeo Coni”: piccoli sportivi crescono
    • Ciclismo, il Tour of Britain: una corsa senza appeal
    • Rugby, perché a 7 è una disciplina olimpica e a 15 no?
    • Parigi 2024, il progetto per la Reggia e i giardini di Versailles
    • Basket, la caduta degli Dei: cosa succede alla Spagna?
    • Chi è Matteo Arnaldi, il volto nuovo del tennis italiano
    • Pallavolo, Italia femminile che flop: Parigi 2024 a rischio?
    • US Open, la “vendetta” di Djokovic, ancora #1
    OlympiaLab
    • Sport invernali
    • Sport olimpici
    • Parigi 2024
    • Milano Cortina 2026
    • Cerchi e palazzi
    • Eroi moderni
    OlympiaLab
    Home»Notizie»Tare e Lazio, addio: i colpi top e flop
    Notizie

    Tare e Lazio, addio: i colpi top e flop

    Igli Tare e la Lazio, è finita: dopo 18 anni al servizio dei biancocelesti, il direttore sportivo albanese lascia
    Luigi PelliconeBy Luigi Pellicone6 Giugno 2023Updated:8 Giugno 2023Nessun commento3 Mins Read
    Igli Tare
    Immagine | Ansa

    Igli Tare e la Lazio: un rapporto che si è chiuso quando è diventato… maggiorenne. Dopo 18 anni al servizio dei biancocelesti, il direttore sportivo albanese lascia la Lazio. Una scelta dettata dal rapporto ai minimi termini con Maurizio Sarri e dal raggiungimento del secondo posto, miglior risultato assoluto e forse possibile, della sua gestione.

    Alti e bassi: i top

    Miroslav Klose
    Immagine | Ansa

    Tare e Lazio hanno vissuto un rapporto sulle montagne russe con trattative al limite del tragicomico e idee che hanno permesso ai biancocelesti di raggiungere risultati importanti e, per certi versi, insperati. Nel 2009 arriva uno sconosciuto Zarate: leggenda vuole che la trattativa si sia svolta… in una partita a calciobalilla. Una stagione da sogno e un finale in tribunale per l’argentino. Nel 2010, arriva un altro sudamericano, il brasiliano Hernanes: sbarcato a Roma dopo una trattativa lunghissima, contribuirà alle fortune della Lazio. Il colpo migliore in assoluto però è senza dubbio quello di Miro Klose, arrivato a parametro zero nel 2011 assieme a Marchetti, Lulic e Candreva. Insieme formano una delle Lazio più forti dell’era moderna. Nel 2013, è il turno di altre due straordinarie intuizioni: Biglia sbarca nella capitale insieme a Felipe Anderson. L’anno successivo tocca a De Vrij, Parolo e Basta. Nel 2015 arriva il colpo Milinkovic – Savic, sottratto alla Fiorentina. Nel 2016 un altro capolavoro: Immobile, per soli 9 milioni dopo l’esperienza con Dortmund e Siviglia. Accolto con scetticismo, diventa il capocannoniere all time della Lazio e idolo assoluto della piazza. Azzeccatissimi anche gli acquisti di Luis Alberto e Luis Felipe. Nel 2017 il “Klose bis”. Nessuno crede in Leiva, che invece gioca due stagioni ad altissimo livello. Nel 2018 arrivano Correa, Acerbi e Romulo e nel 2019, Lazzari. Azzeccate anche le scelte degli ultimi anni come il ritorno di Felipe Anderson e gli arrivi di Zaccagni, Hysaj, Pedro, Casale, Provedel, Romagnoli e Vecino.

    Alti e bassi: i flop

    Helder Postiga
    Immagine | Ansa

    Impossibile non considerare anche i flop, che sono almeno quanto i top. Calcoli alla mano, Tare ha speso in media 30 milioni di euro a stagione e la maggior parte delle trattative si lega a prestiti con diritto, svincolati o scommesse, e non sempre vincenti. Nel 2009 arrivano Eliseu e Hitzlsperger che non lasciano molta traccia, esattamente come Garrido e Bresciano l’anno successivo. I “bidoni” del 2011 sono Alfaro e Cissè e l’altrettanto fallimentare tentativo di valorizzare Postiga e Novaretti. Clamoroso l’abbaglio su Morrison, nel 2015, così come l’idea di puntare su elementi che hanno scritto pagine più nere che biancocelesti nella storia. La lista è lunghetta: Durmisi, Sprocati, Proto, Vavro, Gondo, Adekanye, Muriqi, Fares, Hoedt, Musacchio. Non è andata molto meglio con Bizzarri, Konko, Cana, Ciani, Djordjevc, Hoedt, Bastos, Lukaku, Escalante, Reina e Pereira. Un bilancio comunque largamente favorevole come testimoniato dai risultati: 3 Coppe Italia e 3 Supercoppe Italiane fanno della sua Lazio una delle squadre più vincenti, in termini di trofei, della storia biancoceleste.

    Luigi Pellicone
    Luigi Pellicone

    43 anni, laureato in Lettere Moderne giornalista dal 2007. Da quando la serie A ha deciso di fare a meno del mio talento, ho riversato i miei lampi di classe nella scrittura. Seguo sport e politica sul campo senza soluzione di continuità. Circondato da sole donne in famiglia, mi preparo per le Olimpiadi fra 3000 siepi, salto in alto, in lungo e corsa a ostacoli, inseguendo, spesso invano, il mio inaffidabile labrador. Alle spalle, un paio di vite spese fra agenzie di stampa, quotidiani e siti web. Un presente e un futuro ovviamente, tutto da scrivere

    Related Posts

    Ciclismo, il Tour of Britain: una corsa senza appeal

    12 Settembre 2023

    Basket, la caduta degli Dei: cosa succede alla Spagna?

    4 Settembre 2023

    Pallavolo, Italia femminile che flop: Parigi 2024 a rischio?

    4 Settembre 2023

    Comments are closed.

    Ultime news

    Sport Olimpici, via al “Trofeo Coni”: piccoli sportivi crescono

    21 Settembre 2023

    Ciclismo, il Tour of Britain: una corsa senza appeal

    12 Settembre 2023

    Rugby, perché a 7 è una disciplina olimpica e a 15 no?

    5 Settembre 2023

    Parigi 2024, il progetto per la Reggia e i giardini di Versailles

    5 Settembre 2023
    • Home
    • Redazione
    • Privacy Policy
    • Disclaimer
    • Pubblicità
    • Terms of Service
    • Contattaci
    Copyright © 2023 | Olympialab.com proprietà di Editorially Srl - Via Assisi 21 - 00181 Roma - P.Iva 16947451007 | legal@editorially.it | redazione@editorially.it

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.