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    Home»Notizie»Wimbledon, cambio di rotta: “sì” a tennisti russi e bielorussi
    Notizie

    Wimbledon, cambio di rotta: “sì” a tennisti russi e bielorussi

    Fine della telenovela: Wimbledon ha detto sì alla presenza di tennisti provenienti da Russia e Bielorussia dopo il "no" dello scorso anno
    Luigi PelliconeBy Luigi Pellicone5 Aprile 2023Updated:6 Aprile 2023Nessun commento3 Mins Read
    Vesnina e Kudermetova
    Immagine | Epa

    Fine della telenovela: Wimbledon ha detto sì alla presenza di tennisti provenienti da Russia e Bielorussia in uno dei grandi tornei in calendario. Una decisione che ovviamente non è passata inosservata.

    Novak Djokovic
    Immagine | Epa

    Ok, ma a determinate condizioni

    La direzione del torneo londinese ha confermato che consentirà ai tennisti russi e bielorussi di giocare il Grande Slam britannico ma la loro presenza dovrà essere legata a determinate condizioni. L’idea è quella di accettarne l’ingresso purché competano come ‘neutrali’. Tradotto dal politichese: saranno vietate le espressioni di sostegno all’invasione russa dell’Ucraina in qualsiasi forma e la partecipazione di tennisti finanziati da Russia e Bielorussia, comprese le sponsorizzazioni di società nazionali. Questa misura riguarda anche altri tornei, come i maschili di Queen’s ed Eastbourne e i femminili a Nottingham, Birmingham ed Eastbourne. A Wimbledon sottolineano che queste condizioni sono state accuratamente concordate dopo un dialogo costruttivo con il governo del Regno Unito, la LTA (British Tennis Federation) e le organizzazioni internazionali di tennis.

    Scelte discusse e criticate da mesi

     Daniil Medvedev
    Immagine | Epa

    La vicenda si trascina da mesi. Nello scorso anno il torneo di Wimbledon  aveva fermamente deciso di non permettere a tennisti russi e bielorussi di scendere sui campi londinesi a causa della guerra in Ucraina. Una scelta molto criticata che ha fatto sì che ATP e WTA decidessero di non distribuire i punti per la classifica nel torneo. Wimbledon, in questo senso, ha spiegato e sottolineato che nel 2022 non era percorribile la possibilità di scegliere, uno a uno, i giocatori per disputare il torneo, complice, evidentemente, i rapporti molto tesi fra Inghilterra e Russia. Ian Hewitt, presidente dell’All England Club, ha così giustificato la decisione del British Grand Slam: “Continuiamo a condannare l’invasione illegale della Russia e sosteniamo il nostro sostegno al popolo ucraino. È stata una decisione difficile non presa alla leggera o senza considerare coloro che ne saranno colpiti. Crediamo che, dopo aver soppesato tutti i fattori, questa sia la mossa migliore per Wimbledon, quest’anno“.

    ATP e WTA applaudono la mossa di Wimbledon

    Il dietro front ha scatenato una serie di differenti reazioni, una delle quali, fra le prime all’annuncio di Wimbledon, è arrivata da ATP e WTA. Un comunicato congiunto rilasciato come plauso per la decisione dell’All England Tennis Club: “Siamo orgogliosi che tutti i tennisti abbiano l’opportunità di competere ai tornei di Wimbledon e LTA quest’estate. C’è voluta la collaborazione di tutto lo sport per trovare una soluzione che protegga l’uguaglianza nel gioco. Rimane una situazione difficile e vogliamo ringraziare Wimbledon e LTA per i loro sforzi nel raggiungere questa misura, ribadendo la nostra condanna riguardo la guerra della Russia in Ucraina“.

    Non la pensa evidentemente così Dmytro Kuleba, il ministro degli Esteri ucraino che ha definito immorale la decisione di consentire la partecipazione dei giocatori russi e bielorussi e ha esortato la Gran Bretagna a vietare l’ingresso ai partecipanti di entrambi i paesi. Fra i tennisti più attesi, Medvedev: “Non so quale sarà la reazione del pubblico, non posso controllarla, ma sarò felice di giocarvi”.

    Bielorussia Daniil Medvedev russia Wimbledon
    Luigi Pellicone
    Luigi Pellicone

    43 anni, laureato in Lettere Moderne giornalista dal 2007. Da quando la serie A ha deciso di fare a meno del mio talento, ho riversato i miei lampi di classe nella scrittura. Seguo sport e politica sul campo senza soluzione di continuità. Circondato da sole donne in famiglia, mi preparo per le Olimpiadi fra 3000 siepi, salto in alto, in lungo e corsa a ostacoli, inseguendo, spesso invano, il mio inaffidabile labrador. Alle spalle, un paio di vite spese fra agenzie di stampa, quotidiani e siti web. Un presente e un futuro ovviamente, tutto da scrivere

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