Facebook Twitter Instagram
    Trending
    • Gruppo Sportivo Fiamme Oro: cosa è e come se ne fa parte
    • Antonella Palmisano, nuovo stop: Parigi 2024 si allontana
    • Russia a Parigi 2024, rinviata la decisione finale del CIO: ecco perchè
    • Cos’è il wing foil, possibile nuova disciplina alle Olimpiadi
    • Nadal spaventa i tifosi: “Non so quando torno”
    • La storia delle Olimpiadi, da Monaco 1972 a Los Angeles 1984
    • Parigi 2024, intelligenza artificiale e telecamere per vigilare sulle Olimpiadi
    • Chi è Irma Testa, la “Butterfly” azzurra del pugilato
    OlympiaLab
    • Sport invernali
    • Sport olimpici
    • Parigi 2024
    • Milano Cortina 2026
    • Cerchi e palazzi
    • Eroi moderni
    OlympiaLab
    Home»Eroi moderni»Chi era Dick Fosbury, l’oro olimpico che rivoluzionò il salto in alto
    Eroi moderni

    Chi era Dick Fosbury, l’oro olimpico che rivoluzionò il salto in alto

    L’oro olimpico a Città del Messico 1968 si è spento domenica mattina a Portland all’età di 76 anni. Con il suo “Fosbury Flop” ha cambiato per sempre la storia del salto in alto. È stato un eroe moderno capace di rivoluzionare uno sport
    Marco GarghentinoBy Marco Garghentino14 Marzo 2023Nessun commento4 Mins Read
    Dick Fosbury in una foto da giovane
    Foto | Immagine di pubblico dominio

    Un atleta capace di cambiare per sempre la storia di una disciplina olimpica tra le più apprezzate. Dick Fosbury è stato anche questo, un campione che il mondo dell’atletica non potrà mai dimenticare. Un innovatore, preso ancora oggi come esempio da chi decide di praticare il salto in alto.

    Si è spento nel sonno nella sua Portland, all’età di 76 anni, come annunciato dal suo amico ed ex manager Ray Schulte con un post su Instagram:

    “È con il cuore pesante che devo annunciare che l’amico e cliente di lunga data Dick Fosbury è morto pacificamente nel sonno domenica mattina presto, dopo una breve recidiva di linfoma. Dick mancherà moltissimo agli amici e ai fan di tutto il mondo. Una vera leggenda e un amico di tutti”.

    Dick Fosbury, il rivoluzionario

    Nato a Portland, nell’Oregon, il 6 marzo del 1947, Dick Fosbury è stato un atleta di salto in alto statunitense, ricordato in particolar modo per essere stato l’inventore di un nuovo stile che da lui prende il nome.

    Fu, infatti, proprio lui a creare il “Fosbury Flop”, ovvero la tecnica usata dagli atleti di salto in alto per scavalcare l’asticella, rovesciando il corpo all’indietro e cadendo sulla schiena.

    L’ormai da tutti usatissimo saldo dorsale, insomma, con il quale lo statunitense stupì il Mondo intero nel 1968.

    La genesi di questo rivoluzionario movimento di salto risale però a qualche anno prima, quando un giovane Fosbury trascorreva le sue giornate nella scuola di Medford, dimostrando una buona propensione per il mondo scientifico.

    Grafica raffigurante un salto in stile Fosbury
    Foto | Photo by Respublika Narodnaya licensed under CC BY-SA 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/deed.en)

    Il “Fosbury Flop”, un salto in avanti nel tempo

    Figlio di immigrati inglesi, Fosbury è cresciuto praticando sport fin dall’età di sei anni.

    Il baseball e il basket sono state le prime discipline con le quali si è confrontato, prima del passaggio all’atletica, dove a 16 anni iniziò a spaventare gli allenatori che lo seguivano con il suo salto di schiena.

    Fu, infatti, in età adolescenziale che Fosbury iniziò a saltare in alto con la sua tecnica molto personale, distinguendosi nettamente da tutti gli altri, soliti saltare di pancia o a forbice.

    Una tecnica che sviluppò grazie a ripetuti tentativi, con il salto in alto che per lui diventò anche un momento di sfogo da utilizzare per evadere dalle tragedie della vita.

    Ancora giovanissimo, perse, infatti, il fratello minore (investito da un camion mentre andava in bicicletta) e dovette far fronte al divorzio dei suoi genitori.

    La svolta sportiva arrivò nel 1963.

    Fosbury stava partecipando al meeting di Grant’s Pass, in Oregon, e fu proprio in quell’occasione che riuscì a superare i propri limiti.

    Chiamato a raggiungere vette che non aveva mai toccato prima, decise di iniziare a saltare con salto dorsale, arrivando a toccare la misura di 1,82 m.

    “In quell’occasione riuscì a migliorare il mio record e arrivai quarto nella competizione. Fu in quel momento che scattò un clic”.

    Dichiarerà poi lo stesso Fosbury in un’intervista nel 2018.

    Dick Fosbury a Roma nel 2008 insieme a Bob Beamon, Corley Moses e Tommie Smith
    Da sinistra: Dick Fosbury (salto in alto Messico 1968), Bob Beamon (salto in lungo Messico 1968), Corley Moses (400 ost. Los Angeles 1984) e Tommie Smith (200m Messico 1968) posano per una foto a Roma nel 2008, in occasione della presentazione della XII edizione del Premio Internazionale ” Fair Play “. Credit Immagine | Ansa

    L’oro olimpico e l’addio

    Grazie all’utilizzo del “Fosbury Flop”, Dick nel 1968 iniziò a imporsi all’attenzione di tutti gli Stati Uniti vincendo il campionato di NCAA, nonché i trials di qualificazione per i Giochi Olimpici, dove entrò poi nella leggenda.

    Alle Olimpiadi di Città del Messico nel 1968 Fosbury conquistò, infatti, la medaglia d’oro nel salto in alto, stabilendo l’allora nuovo record olimpico con la misura di 2,24 m.

    Non partecipò invece ai successivi Giochi Olimpici di Monaco di Baviera nel 1972, decidendo di porre fine alla propria carriera per continuare i suoi studi in ingegneria civile.

    La sua nuova tecnica di salto iniziò però a essere copiata da moltissimi atleti, tanto che 28 dei 40 partecipanti alla gara olimpica in Germania utilizzarono il “Fosbury Flop”.

    Nel 1981 fu inserito nella National Track & Field Hall of Fame.

    Il dovuto riconoscimento per un campione capace di cambiare per sempre il volto del suo sport.

    Un eroe moderno che nelle scorse ore ci ha lasciato, ma la cui eredità vivrà in eterno.

    Dick Fosbury Olimpiadi Salto in Alto
    Marco Garghentino
    Marco Garghentino

    Brianzolo dal 1996, ho sempre pensato che la comunicazione sia la principale arte che l’uomo ha sviluppato nei secoli. Amo lo sport, conoscere il Mondo ed essere informato. Ogni vita ha una storia e spesso vale la pena raccontarla.

    Related Posts

    Cos’è il wing foil, possibile nuova disciplina alle Olimpiadi

    29 Marzo 2023

    La storia delle Olimpiadi, da Monaco 1972 a Los Angeles 1984

    28 Marzo 2023

    Parigi 2024, intelligenza artificiale e telecamere per vigilare sulle Olimpiadi

    27 Marzo 2023

    Comments are closed.

    Ultime news

    Gruppo Sportivo Fiamme Oro: cosa è e come se ne fa parte

    31 Marzo 2023

    Antonella Palmisano, nuovo stop: Parigi 2024 si allontana

    30 Marzo 2023

    Russia a Parigi 2024, rinviata la decisione finale del CIO: ecco perchè

    29 Marzo 2023

    Cos’è il wing foil, possibile nuova disciplina alle Olimpiadi

    29 Marzo 2023
    • Home
    • Redazione
    • Privacy Policy
    • Disclaimer
    • Pubblicità
    • Terms of Service
    • Contattaci
    Copyright © 2023 | Olympialab.com proprietà di Editorially Srl - Via Assisi 21 - 00181 Roma - P.Iva 16947451007 | legal@editorially.it | redazione@editorially.it

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.