Haliti, Obou, Hooper   la nuova Italia che avanza

Foto: Colombo/FIDAL
Foto: Colombo/FIDAL

ATLETICA (Milano). E’ necessario trovare una sistemazione di calendario e di località più consona per i Campionati Italiani assoluti di Atletica Leggera; non che l’Arena di Milano sia poco adatta – di fatto può essere considerata il teatro per antonomasia dell’atletica italiana – ma Milano nell’ultimo fine settimana di luglio presenta caratteristiche climatiche che difficilmente si conciliano con le esigenze dello sport. E per questa ragione le prestazioni ne hanno in parte risentito pesantemente.

Venerdì sera le prime maglie tricolori sono state assegnate nei 10 km di Marcia a Elisa Rigaudo e Matteo Giupponi; il bronzo olimpico di Pechino ha messo in fila Eleonora Giorgi e Federica Ferraro mentre Giupponi, al primo titolo assoluto, ha battuto Giorgio Rubino e Vito Di Bari. Nella giornata di sabato la copertina è andata ad Alessio Guarini che ha centrato un buon 8,00 (vento +1.6) nel salto in lungo. Si è fermato, invece, a 1,90 il volo nell’alto di Alessia Trost, autrice di un percorso privo di errori fino a questa misura, e poi vittima di tre nulli a 1,95 (il terzo davvero di un soffio). Molto positiva la prova sugli ostacoli alti di Marzia Caravelli: il 13.01 finale riporta la pordenonese dalle parti del limite stagionale (12.96). Buono anche il 5,50 che ha consentito a Claudio Michel Stecchi di affermarsi nel salto con l’asta. Le prove di sprint sui 100 metri sono andate ai ventunenni Gloria Hooper e Delams Obou che si sono imposti rispettivamente in 11.54 (vento +0.3) e 10.37 (+0.9, 10.31 nella batteria di questa mattina). In chiusura di seconda serata è arrivata la vittoria nel salto triplo di Simona La Mantia, con una miglior misura di 13,86.

Ieri nell’ultima giornata è arrivata la doppietta tricolore per Marzia Caravelli con 23.16 (primato personale) nei 200 metri, dopo la vittoria di sabato nei 100hs. Altrettanto fa Giulia Viola che al successo nei 5000 metri abbina quello nei 1500 (4:14.26). Nei 3000 siepi, un’allieva campionessa italiana assoluta. E’ Nicola Svetlana Reina, sedici anni ancora da compiere, allenata da Giorgio Rondelli e sesta ai Mondiali di categoria a Donetsk, due settimane fa, e capace di imporsi a ritmo di miglior prestazione italiana under 18 (10:13.89, precedente 10:44.22, sempre da lei ottenuto quest’anno, il 27 giugno a Curno). I 200 metri, dedicati alla memoria di Pietro Mennea, vedono prevalere Diego Marani 20.77 (-0.6). Nei 400 metri conferma del capolista stagionale Matteo Galvan 45.71, con Chiara Bazzoni prima tra le donne in 52.57. Restando al giro di pista, ma con barriere, bel progresso personale per Eusebio Haliti che firma un significativo 49.85, imitato dalla primatista nazionale Yadisleidy Pedroso, campionessa dei 400hs in 55.26. A quattro anni di distanza torna a vincere su questa stessa pedana il triplista Fabrizio Schembri, atterrato a 16,98 (-0.3). Nel martello, infine, continua il regno di Nicola Vizzoni che centra l’ennesimo titolo della sua lunga carriera con 74,10.

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