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    Home»Eroi moderni»Atletica, chi è Fred Kerley: il campione più veloce della fame
    Eroi moderni

    Atletica, chi è Fred Kerley: il campione più veloce della fame

    C’è chi corre per passione, c’è chi ne ha fatto una ragione di vita, e c’è chi, come Fred Kerley, ha corso per vincere la fame
    Luigi PelliconeBy Luigi Pellicone15 Maggio 2023Updated:16 Maggio 2023Nessun commento3 Mins Read
    Fred Kerley
    Immagine | Epa

    C’è chi corre per passione, c’è chi ne ha fatto una ragione di vita, e c’è chi, come Fred Kerley, ha corso per fame e lo ha fatto nel senso più vero del termine. In una lunga intervista rilasciata alla BBC, il campione del mondo ha parlato della sua infanzia difficile e di come l’atletica, più che uno sport, sia diventata una sorta di missione per sfuggire dalla miseria.

    Una infanzia durissima

    Per sua stessa ammissione, l’infanzia del 27enne è stata “dura”. Adottato dalla zia, Kerley è cresciuto nella piccola città di Taylor, vicino ad Austin, in Texas, in una casa con 13 bambini che vivevano sotto lo stesso tetto. Una vita a correre per qualcosa di più grande di lui, quanto basta per acquisire quella mentalità che gli ha permesso di raggiungere il gradino più alto del mondo e non per la gloria, ma per il frigo pieno: “Non voglio che nessuno nella mia famiglia debba preoccuparsi di come ci si possa procurare il prossimo pasto, come è successo a me”. Una vita di sacrifici, incarnata dalla finale di Eugene la scorsa estate, quando ha corso e centrato la medaglia d’oro nei 100 nonostante fosse infortunato che, peraltro, ha messo fine alle speranze di ripetere il successo nei 200 metri.

    Obiettivo doppio oro e… Bolt

    Fred Kerley
    Immagine | Epa

    Kerley ha già fissato i propri obiettivi: a Budapest, cercherà di bissare l’oro e solo dopo inizierà anche a pensare a Parigi 2024. L’obiettivo è progredire step by step prestando la maggior attenzione possibile ai messaggi che gli invierà il corpo. Kerley è solo il terzo uomo nella storia a correre sotto i 10, 20 e 44 secondi rispettivamente per i 100, 200 e 400 metri. Quanto basta per puntare a emulare Bolt e diventare il primo uomo a completare una doppietta mondiale dallo sprint dal giamaicano nel 2015.

    Tra il dire e il fare c’è di mezzo il Mar… cell

    Fred Kerley e Marcell Jacobs
    Immagine | Epa

    Tra il dire e il fare però, c’è di mezzo il Mar…cell. Jacobs è l’acerrimo rivale di Kerley che sinora, negli scontri diretti è sempre arrivato dietro il velocista azzurro. La sconfitta di Tokyo, dove Kerley ha dovuto accontentarsi dell’argento per appena quattro centesimi, è un qualcosa che ancora non ha digerito. Anche perché la visione del mondo dello sprinter è abbastanza manichea. I tempi e i miglioramenti vanno e vengono, sono solo le medaglie a durare per sempre. Ed il velocista è più che mai desideroso di fermare il tempo, scandendo il suo nome sul cronometro.

    Atletica Budapest 2023 Fred Kerley Marcell Jacobs Parigi 2024
    Luigi Pellicone
    Luigi Pellicone

    43 anni, laureato in Lettere Moderne giornalista dal 2007. Da quando la serie A ha deciso di fare a meno del mio talento, ho riversato i miei lampi di classe nella scrittura. Seguo sport e politica sul campo senza soluzione di continuità. Circondato da sole donne in famiglia, mi preparo per le Olimpiadi fra 3000 siepi, salto in alto, in lungo e corsa a ostacoli, inseguendo, spesso invano, il mio inaffidabile labrador. Alle spalle, un paio di vite spese fra agenzie di stampa, quotidiani e siti web. Un presente e un futuro ovviamente, tutto da scrivere

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