CIO: il nuovo presidente è Thomas Bach

Thomas Bach
THomas Bach (Foto:Olaf Kosinsky)

CERCHI E PALAZZI (Buenos Aires). Il tedesco Thomas Bach è stato eletto presidente del Comitato Olimpico Internazionale. Succede al belga Jacques Rogge, che lascia la carica dopo 12 anni. “Voglio essere il presidente di tutti. Voglio cercare di dare spazio a tutti gli interessi del movimento olimpico, dialogherò con tutti. La mia porta, le mie orecchie e il mio cuore sono aperti per tutti”, ha detto il nuovo numero 1 rivolgendosi ai membri riuniti a Buenos Aires per la centoventicinquesima sessione. Bach è il nono presidente nella storia del CIO e l’ottavo europeo a guidare l’organismo.

Bach ha prevalso al secondo turno ottenendo 49 voti. Battuti il portoricano Richard Carrion (29 voti), Ng Ser Miang di Singapore (6), lo svizzero Denis Oswald (5) e l’ucraino Sergey Bubka (4). Il taiwanese Ching Kuo Wu è stato eliminato nella prima tornata di votazioni. Il primo discorso di Bach da presidente del CIO è stato anticipato da un’ovazione dei suoi colleghi seduti in platea. “Uff”, ha esordito il tedesco, visibilmente emozionato, prima di ringraziare i membri del CIO in sei lingue diverse. “Questo è un segnale travolgente di fiducia”, ha poi detto Bach. “Sono consapevole della grande responsabilità di questo ruolo e questo mi rende umile. Voglio guidare il Comitato Olimpico internazionale seguendo il mio motto ‘unità nella diversità’. Farò del mio meglio per bilanciare i diversi interessi del movimento olimpico”, ha assicurato. “Facciamo in modo che questa grande, universale orchestra suoni insieme in armonia per un brillante futuro olimpico”.

Avvocato e uomo d’affari, una lunga vita nel mondo dei cinque cerchi, Thomas Bach – tedesco, 59 anni, succede nell’incarico al belga Jacques Rogge. Bach, che parla alla perfezione inglese e francese, ha occupato diversi ruoli di rilievo nello sport del suo paese, costruendo passo dopo passo la sua carriera fino all’elezione odierna. E’ vicepresidente del Comitato Olimpico fin dal 2006, stesso anno in cui ha preso la guida della Confederazione sportiva olimpica tedesca. Ed è anche direttore della commissione Antidoping. A metà degli anni ’80 è stato responsabile dei rapporti internazionali dell’Adidas ed è stato d’altra parte anche consulente del gruppo Siemens. E’ inoltre presidente della Camera di commercio arabo-tedesca e ha il sostegno – si ricorda a Buenos Aires – dell’influente sceicco del Kuwait Ahmad al-Sabah.

La cancelliera tedesca Angela Merkel si è subito congratulata con il suo connazionale “La sua elezione alla più alta carica dello sport dimostra la popolarità e la fiducia di cui gode all’interno della famiglia olimpica”, si legge in una dichiarazione del capo del governo tedesco. “Sono lieta che la Germania continui ad essere ben rappresentata sulla ribalta internazionale grazie a te”, conclude la Merkel.

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