Tennis, Djokovic a caccia di record: Grand Slam e Connors

“Non vedo l’ora di essere a Wimbledon”. Pensieri e parole di Novak Djokovic che mai come in questa stagione sente odore di Grande Slam. Il serbo, che ha appena trionfato al Roland Garros è ben lungi dall’essere soddisfatto e pensa già alle sfide che gli restano. Del resto, i numeri parlano chiaro: mai come adesso potrebbe continuare a scrivere la storia.

A caccia dei quattro Slam

Non è la prima vola che Djokovic si è avvicinato al Grand Slam ma in questo 2023 il traguardo sembra davvero essere alla sua portata per stato di forma e mancanza di concorrenza. Il torneo più difficile da vincere, per le sue caratteristiche, l’ha già portato a casa. Il tennista serbo ha vinto tre dei quattro Slam in tre stagioni, nel 2011, nel 2015 e nel 2021. Nelle prime occasioni, non a caso, gli è mancato il Roland Garros, mentre due anni fa è caduto a un passo dal traguardo, agli US Open, beffato in finale da Daniil Medvedev. Nella storia del tennis, solo Rod Laver (1962 e 1969), Margaret Court (1970) e Steffi Graf (1988), sono riusciti a vincere in Australia, Francia, Inghilterra e Stati Uniti. Djokovic ha messo già nel mirino l’idea di essere il terzo, ma prima di tutto c’è da vincere a Wimbledon, torneo che può già regalargli soddisfazioni: Nole è già stato sette volte campione All England Tennis Club. Nella speciale classifica, è preceduto solo da Roger Federer, con otto vittorie. Dunque in questa stagione può eguagliare l’impresa dello svizzero, già ritiratosi dalle competizioni.

Il resto dei record da inseguire

Jimmy Connors
Immagine | Epa

Per centrare il Grand Slam, Djokovic deve vincere anche gli US Open per poi andare a caccia anche di altri successi: oltre all’erba infatti, Federer è da raggiungere anche sul cemento. Su questa superficie il serbo è solo a quattro successi dallo svizzero (67 – 71) mentre appare più complicato arrivare alla vetta assoluta di tornei vinti. In questa speciale classifica, Jimmy Connors è in testa con 109, davanti ai 103 di Federer. Novak è a pari merito con Ivan Lendl, a 94: gli servono almeno altri 15 successi. Difficile ma non impossibile. E non sarebbe sorprendente se provasse a prolungare la propria carriera per issarsi in cima ai vincitori all-time. Non avrà, probabilmente, altre chance dopo Parigi per l’Oro olimpico. La medaglia più preziosa ai Giochi è il grande cruccio di Djokovic che non è neanche arrivato alla possibilità di giocarsi questo titolo. Il massimo che ha centrato è il bronzo, a Pechino 2008. E chi sa se il prossimo anno, sul terreno di gioco del Roland Garros, non si celebri un’ultima straordinaria “last dance” con Nadal

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