Autore: Luigi Pellicone

Luigi Pellicone

43 anni, laureato in Lettere Moderne giornalista dal 2007. Da quando la serie A ha deciso di fare a meno del mio talento, ho riversato i miei lampi di classe nella scrittura. Seguo sport e politica sul campo senza soluzione di continuità. Circondato da sole donne in famiglia, mi preparo per le Olimpiadi fra 3000 siepi, salto in alto, in lungo e corsa a ostacoli, inseguendo, spesso invano, il mio inaffidabile labrador. Alle spalle, un paio di vite spese fra agenzie di stampa, quotidiani e siti web. Un presente e un futuro ovviamente, tutto da scrivere

“Non vedo l’ora di essere a Wimbledon”. Pensieri e parole di Novak Djokovic che mai come in questa stagione sente odore di Grande Slam. Il serbo, che ha appena trionfato al Roland Garros è ben lungi dall’essere soddisfatto e pensa già alle sfide che gli restano. Del resto, i numeri parlano chiaro: mai come adesso potrebbe continuare a scrivere la storia. A caccia dei quattro Slam Non è la prima vola che Djokovic si è avvicinato al Grand Slam ma in questo 2023 il traguardo sembra davvero essere alla sua portata per stato di forma e mancanza di concorrenza.  Il…

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L’Italia è pronta per i Giochi di Cracovia, III edizione dei giochi europei, in programma dal 21 giugno al 2 luglio in Polonia. Cracovia sarà una tappa fondamentale in vista delle Olimpiadi di Parigi, un palcoscenico che ospiterà atleti provenienti da 48 paesi. La delegazione azzurra sarà composta da 329 atleti (165 donne e 164 uomini) che si misureranno in 25 discipline tranne che nel basket 3×3, nel beach handball e nel salto con gli sci. Due portabandiera d’eccezione Scelti anche i portabandiera che, come tradizione, (nonché gradimento), del CIO, saranno un uomo e una donna: il tricolore sarà fra…

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Italia in campo contro la Spagna con la splendida maglia celebrativa dei 125 anni della Federazione Italiana Gioco Calcio. Tantissimi. Più di una vita. Una storia costellata di vittorie straordinarie ed eventi tragici, sportivamente ma non solo. Perché la maglia bianca? Gli azzurri scenderanno in campo per giocarsi la finale di Nations League in maglia bianca. Non è una novità. Anzi. È semplicemente la riproposizione della prima volta: è il 15 maggio 1910 quando si gioca contro la Francia. La maglia diventerà azzurra come il colore della casata dei Savoia, Re d’Italia solo in seguito… e porta bene. I primi…

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Berlusconi lascia questo mondo, ma il suo nome resterà indelebile nella storia dello sport e soprattutto del Milan, un club che ha reso grande, aprendo un ciclo straordinario e forse irripetibile: 31 anni di presidenza che hanno cambiato radicalmente prima il volto e poi la bacheca dei rossoneri. Tutto ha inizio il 10 febbraio del 1986, quando un rampante imprenditore milanese acquisisce la proprietà del Milan, reduce da due retrocessioni in serie B e terrorizzato dall’incubo del ridimensionamento dopo gestioni sportivamente ed economicamente discutibili. L’avvento di Silvio Berlusconi cambia tutto. Due anni dopo, il Milan torna a vincere uno scudetto.…

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Il nuovo re Djoko, partita, incontro.  Nole Djokovic è nella storia. Con il netto successo su Ruud nella finale del Roland Garros, il tennista serbo entra nel mito dello sport: 23 titoli Slam, record suscettibile di variazione verso l’altro con la possibilità di centrare il Grand Slam, settimana numero 388 da numero 1 al mondo con vista sulle 400. Probabilmente non è il più elegante, né il più tecnico, ma i numeri dicono che è il tennista migliore di sempre. E chi sono quelli degli altri sport? La tigre del green Restando in ambito attrezzo sportivo, dalla racchetta si passa…

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Claudio Ranieri, il tecnico dei miracoli, ha chiuso un cerchio a Cagliari. Una scelta di cuore, quella di andare ad allenare in Sardegna, dove a inizio carriera, aveva portato la squadra rossoblu dalla C alla A. Chiamato in corsa per centrare almeno i play off dopo un avvio di stagione da brividi, il tecnico romano ha risposto “Presente!” e servito una promozione straordinaria, conquistata in pieno stile “ranierano”: con un miracolo calcistico. Materia in cui eccelle. Firenze, Valencia e Parma Claudio Ranieri è sempre stato specialista in promozioni e miracoli. Chiamato al capezzale di una Fiorentina incredibilmente precipitata in B…

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Silvio Berlusconi ha lasciato questo mondo. Impossibile per i tifosi rossoneri non essere grati all’ex presidente che, nel corso di tre decenni, ha comprato per il Diavolo grandissimi campioni ma, come è normale che sia, anche dei flop, degli emeriti sconosciuti e qualche meteora del pallone… Nel 1987, ad esempio, arriva dall’Argentina Claudio Borghi, centrocampista campione del mondo 1986, acquistato dall’Argentinos Junior per tre miliardi e mezzo. Berlusconi lo adora, Sacchi… invece lo ritiene inadatto e approfitta di avere già in rosa Van Basten e Gullit per girarlo al Como. Al ritorno dal prestito, El Bichi lascia Milano senza neanche una presenza.…

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Il Milan di Berlusconi: anni di vittorie, acquisti e grandissime intuizioni. Tanti i colpi sul mercato che hanno scritto la storia del calcio italiano e internazionale. 31 anni, 29 trofei di cui 13 internazionali danno l’idea dell’eredità lasciata da imprenditore sportivo. Olanda e tulipani Il primo Milan si lega indissolubilmente ai cosiddetti “tre tulipani”: Ruud Gullit, arriva nel 1987, dopo una “cotta” sportiva al trofeo Gamper. Assoldato, sarà protagonista del primo Milan di Sacchi, e Pallone d’Oro del 1987. In rossonero vince tutto il vincibile, come Marco Van Basten, passato alla storia del calcio come il “Cigno di Utrecht”: tre…

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Silvio Berlusconi è morto e chiude un’era della storia italiana. Anche dal punto di vista sportivo. Impossibile dimenticare 31 anni e 29 trofei. L’addio è  ufficializzato il 13 aprile 2017 dopo anni di successi, da rivivere ripercorrendone le tappe fondamentali. La prima volta La prima data da cerchiare in rosso…nero è il  15 maggio del 1988. Si gioca l’ultima giornata di campionato della stagione 1987/1988. Al Milan basta un punto per assicurarsi il tricolore che manca da 9 anni, al Como serve un pari per centrare la salvezza. Risultato a caso? 1-1. Virdis e Giunta. Arriva il primo scudetto dell’era…

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Inter – Manchester City: finale inedita in Champions League…e non solo. Per la prima volta in assoluto, da quando la coppa diventa una questione fra club di Serie A e Premier League, cambia la finalista inglese. Tutti i precedenti, infatti, avevano avuto un unico comune denominatore: la presenza del Liverpool. La sconfitta è… di rigore Quando un’italiana è arrivata in Finale di Coppa dei Campioni o di Champions League incrociando una inglese, è sempre stato il turno del Liverpool. E nelle prime tre occasioni, sono stati decisivi i calci di rigore. La prima, va in scena nel 1983 in Liverpool…

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Paolo Maldini e il Milan, ci risiamo: definire “complicato” il rapporto, prima da giocatore e poi da dirigente, con il club rossonero, di cui è stato una bandiera, è riduttivo. Anche se per certi versi, l’addio non sorprende: prima in calzoncini e maglietta, poi in giacca e cravatta, Maldini non è mai sceso a compromessi. Pensieri e parole da uomo libero Maldini si è sempre definito un uomo libero di esprimere opinioni, a volte e se necessario, anche scomode, difendendo le proprie idee anche a costo di fare un passo indietro. Meglio che stringere forzatamente una mano. Non a caso,…

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Miami e Denver, 1-1 dopo le prime due gare. Dopo il successo dei Nuggets nel primo match, gli Heat hanno immediatamente raddrizzato la serie con un 108-111 in rimonta: questa notte, dunque, in Florida si ripartirà da una perfetta parità. Tutto bello, ma anche prevedibile. L’equilibrio regna sovrano nella serie finale che assegnerà l’anello a una delle due finaliste destinate, comunque vada a finire, a entrare nella storia della competizione e a confermare lo straordinario livello di competitività raggiunto da una Lega che si appresta a celebrare l’ennesima alternanza fra le squadre capaci di imporsi. NBA: un torneo storicamente democratico…

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Finale di Conference League. Ancora una volta, per la seconda edizione consecutiva, una italiana arriva a giocarsi il trofeo: la Fiorentina contro  il West Ham, comunque vada a finire, scriverà una pagina di storia del calcio. La Viola è la prima squadra in assoluto ad aver giocato tutte le finali possibili nelle competizioni europee. Sperando in un… finale diverso La Fiorentina ha partecipato a una finale di Coppa dei Campioni, trovando però l’avversario peggiore possibile: il Real Madrid. Era il 1957 e al Santiago Bernabeu non ci fu scampo (2-0). In Coppa delle Coppe, due finali consecutive: nel 1960/1961 la…

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Igli Tare e la Lazio: un rapporto che si è chiuso quando è diventato… maggiorenne. Dopo 18 anni al servizio dei biancocelesti, il direttore sportivo albanese lascia la Lazio. Una scelta dettata dal rapporto ai minimi termini con Maurizio Sarri e dal raggiungimento del secondo posto, miglior risultato assoluto e forse possibile, della sua gestione. Alti e bassi: i top Tare e Lazio hanno vissuto un rapporto sulle montagne russe con trattative al limite del tragicomico e idee che hanno permesso ai biancocelesti di raggiungere risultati importanti e, per certi versi, insperati. Nel 2009 arriva uno sconosciuto Zarate: leggenda vuole…

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Il dottor Ángel Ruiz Cotorro , uno dei medici che ha eseguito un’artroscopia su Rafa Nadal ha assicurato che l’operazione è stata un successo Il dottor Ángel Ruiz Cotorro , uno dei medici che venerdì ha eseguito un’artroscopia su Rafa Nadal a Barcellona per curare la lesione al tendine ileopsoas sinistro, si è recato a Parigi per seguire il Roland Garros e ha assicurato che l’operazione è stata un successo: “L’intervento sul paziente è andato molto bene. In chirurgia, quando riesce quello che si vuole fare, è sempre un successo”. Ottimismo e… Coppa Davis Cotorro ha chiarito che l’intervento “era…

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Spalletti vince e lascia ma gli addii clamorosi e inaspettati sono, per certi versi, un habitué del calcio moderno Luciano Spalletti lascia il Napoli dopo aver vinto uno scudetto storico. Il tecnico di Certaldo, artefice del terzo titolo della storia del club partenopeo, ha applicato il “veni, vidi, vici”, in chiave calcistica. E non è certo il primo allenatore: gli addii clamorosi e inaspettati sono, per certi versi, un habitué del calcio moderno. Fra i primi a dare… l’esempio, uno dei tecnici più vincenti del nostro calcio, Giovanni Trapattoni, che, vinto tutto il vincibile alla guida dei bianconeri, lascia dopo…

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Mourinho non assicura la sua permanenza a Roma: la sconfitta in finale di Europa League contro il Siviglia ha lasciato il segno. Il tecnico portoghese sarebbe anche disposto a restare nella capitale, ma a determinate condizioni che non è detto la dirigenza giallorossa accetti. Se così fosse, si aprirebbe lo stato di crisi che si confermerebbe come prassi di ogni “secondo anno”. Nel corso della sua carriera lo Special One ha spesso resistito solo 24 o, al massimo, 36 mesi prima di lasciare, da esonerato o per scelta, una panchina. Con la Roma, allo status quo, ha un triennale. Resta…

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Chiamatela Siviglia League. C’è un certo feeling fra la squadra spagnola e questa competizione. Sette vittorie in altrettante finali, di cui tre arrivate ai calci di rigore. L’ultimo successo, quello ai danni della Roma, permette agli andalusi di scrivere un’altra pagina da Guinness dei Primati. Re assoluti della competizione: doppiata la concorrenza Il Siviglia, con questa vittoria, si conferma il re assoluto della competizione: una sorta di giardino di casa. Basti pensare che ha conquistato più del doppio delle edizioni di Europa League di ciascuna delle inseguitrici, per così dire, più immediate. Atletico Madrid, Inter e Liverpool sono fermi a…

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